Cre, Mazzanti (Clippete Cloppete): «Diversi bambini inviati dagli psicologi»
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«Quest’anno c’è una responsabilità diversa, quella di ridare vita e luce ai bambini che, durante quest’anno, hanno sofferto le limitazioni, la distanza, l’isolamento. Non nego che alcuni genitori, specie dei più grandi tra gli 11 e i 13 anni, ci sono stati mandati dagli psicologi, perché hanno bisogno di recuperare socialità, contatto con gli altri, relazioni, fiducia. In generale, è vero che alla base della scelta di iscrivere i figli ci sono le esigenze lavorative ma vediamo anche il bisogno forte di proporre ai figli nuove esperienze». Monia Mazzanti dell’associazione Clippete Cloppete è pronta a ripartire con l’«Horse & Donkey camp» di Ammonite, nelle campagne di Ravenna, dove dai quaranta bambini che si potevano accogliere in epoca pre-Covid, quest’anno si passerà a 28: «Nello spazio interno, che useremo in caso di maltempo, per rispettare le distanze non ne possiamo ospitare di più. La scorsa estate eravamo scesi addirittura a 21, perché i protocolli imponevano un rapporto tra educatori e bambini più basso e il nostro personale non ci consentiva di fare di più. Ripartiamo al completo, in alcune settimane abbiamo addirittura la lista d’attesa. E ripartiamo anche con la consapevolezza che per molte famiglie e per molti bambini frequentare il camp significherà tornare alla vita, alla normalità, Durante le nostre attività annuali, abbiamo visto regressioni, nei più piccoli, specie in chi era molto timido e riservato. Bisognerà davvero nell’ottica di recuperare ciò che è stato perso». Quanto ai meri numeri, la riduzione della capienza non consente di fare analisi particolari: «Non abbiamo il polso della situazione rispetto a quello che potrebbe essere stato un calo nelle iscrizioni». (s.manz.)