Covid, mascherine e green pass: cosa cambia dal primo maggio
Dal 1° maggio la certificazione verde rimane per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione ma non sarà necessaria per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici. Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre». Secondo le nuove regole l’eliminazione del green pass riguarda:
- l’accesso ai luoghi di lavoro
- bar e ristoranti anche al chiuso
- mense e catering continuativo
- accesso degli spettatori a spettacoli al chiuso (cinema, teatri) - eventi sportivi
- studenti universitari
- centri benessere
- attività sportive al chiuso e spogliatoi
- convegni e congressi
- corsi di formazione
- centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso
- concorsi pubblici
- sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
- colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari
- feste al chiuso e discoteche
- mezzi di trasporto.Le mascherine rimarranno ancora per qualche settimana. Il 26 aprile si dovrebbe riunire la cabina di regia del Governo per decidere esattamente dove tenerle. Sui mezzi del trasporto pubblico come bus, metropolitane e tram resterà la FFP2 e lo stesso orientamento potrebbe prevalere per aerei, treni e navi. Per cinema teatri sale da concerto e discoteche andrà valutato se basterà la mascherina chirurgica o sarà ancora richiesta la FFP2. Nel settore della ristorazione l’obbligo di mascherina al chiuso dovrebbe cadere già dal 1 maggio e non si porterà più negli stadi visto che si sta all’aperto, ma l’orientamento del governo è invece di mantenerla nei palazzetti dello sport.