Covid, abrogato a inizio mese l'isolamento dei positivi, ma i casi sono in aumento
Il Consiglio dei Ministri, lo scorso 7 agosto, ha disposto l'abrogazione delle misure concernenti l’isolamento per le persone risultate positive al Covid e il regime di autosorveglianza per i contatti stretti con soggetti confermati positivi.Eppure, in una settimana, i casi di Covid in Italia sono più che raddoppiati passando dai 5.919 della settimana dal 10 al 16 agosto agli 11.606 del periodo tra il 17 e il 23 agosto. Tra le varianti più diffuse, cresce Eris. Il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha parlato di un "aumento atteso sulla base degli andamenti previsti di fine estate e della diffusione di una nuova variante che, come per le varianti precedenti, si associa a una maggiore circolazione virale" sottolineando "il persistere di bassi livelli di incidenza dell'infezione, sia pure con un lieve aumento dei nuovi casi, ma un numero basso dei ricoverati per Covid". Nella nostra regione si è passati da i 172 casi della settimana dal 7 al 13 luglio ai 447 casi della settimana dall'11 al 17 agosto (ultimi dati disponibili). Stabili i ricoveri passati da 111 a 118.
LE MISURE DI PREVENZIONE
Oggi l’accesso alle strutture sanitarie è ancora libero, nel rispetto delle modalità organizzative e degli orari di visita previste da ciascuna struttura anche in base alla patologia. Non è più richiesta la certificazione verde (green pass). I tamponi per la ricerca di SARS-CoV-2 sono obbligatori per i pazienti che accedono al Pronto Soccorso o al ricovero ospedaliero già con sintomi, o che li sviluppino durante la degenza. Fino al 31 dicembre 2023, c'è l'obbligo di indossare la mascherina per operatori, visitatori e utenti all’interno dei reparti di degenza delle strutture sanitarie, negli ambulatori e nei centri specialistici a cui afferiscono pazienti fragili o immunodepressi, nelle sale d’attesa delle strutture sanitarie per i soggetti con sintomatologia respiratoria, nelle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistenziali, hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti). Sono esonerati dall’obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni, chi abbia patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e chi non possa far uso del dispositivo perché deve comunicare con una persona disabile. L’uso dei dispositivi è invece raccomandato all’interno delle sale d’attesa per operatori, accompagnatori e utenti delle strutture sanitarie che non abbiano sintomi respiratori. Negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta l’eventuale obbligo è a discrezione del medico.