Cotignola, Mario Baldini anticipa la «land art» di paglia di Primola, da mercoledì 13

Federico Savini
«Abbiamo in programma prime assolute, spettacoli di richiamo e anche qualche grande nome, insieme a tutto quello che c’è sempre da scoprire. Ma l’antifona è sempre al stessa: il “nome grosso” dell’arena è… l’arena!». Mario Baldini scopre, con piacere, l’«acqua calda» ogni anno, e ancora di più forse in questo 2022 della riemersione post-covid, quando l’Arena delle Balle di Paglia di Primola partirà (non prima della raccolta volontaristica delle balle sabato 9 all’alba in campagna a Cotignola tra via Peschiera e via Ponte Pietra) mercoledì 13 luglio con una serata senza eventi, fatta proprio per scoprire l’acqua calda, e cioè che le grandi installazioni effimere (ma non per forza) di land art là dove il Cer incontra il Senio sono la grande attrattiva dell’evento assurto a simbolo dell’intera estate culturale in Bassa Romagna.
La nota preliminare è che il parcheggio è sempre lo stesso, in via Cenacchio, ma poi la carraia da seguire sarà più centrale e limitrofa al Canale Emiliano Romagnolo, con l’acqua che – visti anche i tempi di secca – farà un po’ da filo conduttore per tutte le serate in programma, fino al 19 luglio.

LA LAND ART
Sono sei le principali opere di land art allestite quest’anno, ai poli opposti dell’arena delle Balle, quindi a destra e a sinistra del palco centrale. «Per me ci sono le cose più belle mai viste all’arena – è perentorio Mario Baldini -, per il livello delle idee, della realizzazione e della qualità. Opere quasi sempre imponenti, che rappresentano la parte davvero creativa dell’arena e concretizzano mesi di lavoro che impegnano decine di persone, devo dire con un rinnovamento importante nella manodopera qualificata proprio in questi ultimi mesi».
All’estremo più lontano dall’abitato cotignolese sorgerà la Palafitta delle formiche, «in mezzo alle acacie – dice Baldini -, là imbusanata! Questa palafitta avrà una funzione di ponte per attraversare il canale del mulino, e da lì godere di una vista nuova sulle viti, la campagna, Casa Ercolani e anche il campanile di Cotignola». Tutto questo nell’area limitrofa al Villaggio Vitalba, enclave effimero e rurale con quatto capanne che sarà anche la sede di Tele balla, il racconto-video peculiariassimo dell’arena a cura di Marco Morandi, nonché delle installazioni pianistico-sonore di Matteo Scaioli, che nella serata di sabato 16 ha in programma due concerti elettro-acustici alle 21 e alle 24.
Sull’altro lato dell’arena, vicino alla golena dei poeti sorgerà a mezz’aria il Porto di canne di Oscar Dominguez, realizzato insieme a un gruppo di ragazzi di Cotignola. «Una barca sospesa in aria – racconta Baldini -, da cui si dirama un molo che arriva fino all’argine; un luogo onirico arrampicato sugli alberi. Vicino all’ingresso della nave, sul canale del mulino all’altezza di casa Belvedere (quella in cui si scattavano le foto in posa) ci sarà poi la grande installazione, lunga oltre cento metri, de “I suoni delle lucciole”, a cura del musicista elettro-acustico Francesco pellegrino che disposto nel Cer delle lamelle ceramiche di Marianna Bacchini e Luca Salmistrano che hanno ciascuna un suo suono. Questa installazione funzionerà tutto l’anno».
In collaborazione con Ars Ruralis nascerà invece la Balena che canta nel fiume, uscendo dalla terra e fatta tutta di potature di vimini, con una coda che il vento potrà far suonare. Infine, per celebrare il centenario delle bonifiche in Romagna, nasce la Galleria di pioggia, quasi una «citazione dell’irrigazione - spiega Mario Baldini -. L’acqua del Cer verrà fatta ricadere nel Cer, anziché nei campi, a sottintendere che dall’acqua nasce l’acqua. Inoltre - aggiunge sempre Baldini -, nella golena dei poeti faremo delle onde di bambù e in queste settimane abbiamo accolto bambini dalla scuola materna di Russi e verranno molti ragazzi del cree delle medie di Cotignola, che elaboreranno degli scheletri a partire dalle potature. Per noi è una cosa importante far fruire questi spazi ai bambini e ai ragazzi».

GLI EVENTI, IN SINTESI
Ribadito che la serata di mercoledì 13 sarà tutti per i lavori di land art, ogni sera l’arena bambini proporrà uno spettacolo per le famiglie alle 19.15. Giovedì 14 i protagonisti saranno il giornalista e musicista Valerio Corzani col concerto-lettura «Le galline pensierose» e la Kola Beat Band. Venerdì 15 Ermanno Cavazzoni ricorderà Gianni Celati e poi si potrà assistere al suo film Visioni di case che crollano. «Un’opportunità rarissima - spiega Mario Baldini - è un film introvabile che spiega bene quale fosse la prospettiva da cui celati guardava al mondo: le cose si vedono nelle marginalità della società, negli spazi inesplorati. Anche sabato 16 il racconto sul palco sarà celatiano». Venerdì 15 da non perdere sarà anche lo spettacolo di Valerio Aprea sulle bonifiche,mentre sabato 16 ci saranno anche i concerti serali di Flo e Valeria Sturba. Domenica 17 il palco sarà tutto per «Il ballo», spettacolo sul liscio romagnolo di Roberto Pozzi con Maria Pia Timo e l’orchestra di Mirko Casadei. Lunedì 18 si ballerà tra la «Super Cumbia» e gli  «Slavi Bravissime Persone», con in più il recital dialettale «Fat Jazz» di Denis Campitelli. L’arena chiuderà martedì 19 con gli «Incantati Rumori» della Camerata degli Ammutinati e il monologo su Pasolini di Ascanio Celestini.