Coronavirus, case protette, dopo Russi e Ravenna, verifiche a Lugo, tamponi negativi alla "Sassoli"
![coronavirus-case-protette-dopo-russi-e-ravenna-verifiche-a-lugo-tamponi-negativi-alla-quotsassoliquot](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1587040045_casa-protetta-sassoli-di-lugo-1.jpg&w=420&h=248)
È sotto controllo la situazione alla casa protetta “Sassoli” di Lugo, dove un ospite (già da tempo ricoverato in ospedale) è risultato positivo al Covid-19. Le autorità sanitarie, in coordinamento con l’Amministrazione comunale di Lugo e l’Asp dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (che gestisce la struttura), hanno subito messo in atto tutte le misure di contenimento ed eseguito i controlli necessari.
“La positività di un ospite da tempo ricoverato in ospedale ha fatto sì che venisse attivato sotto la guida del servizio sanitario un controllo a tappeto sull’intera struttura del Sassoli, sia per gli ospiti che per gli operatori - ha dichiarato Pierluigi Ravagli, presidente dell’Asp dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna -. Il risultato dei tamponi effettuati è stato negativo per i 98 ospiti ricoverati mentre sono state purtroppo accertate tre positività tra il personale (due tra gli operatori e una terza in una ditta esterna di servizi); gli operatori sono stati immediatamente presi in carico dai servizi sanitari e messi in quarantena nelle loro abitazioni. È in corso da parte del servizio sanitario lo screening sierologico su tutti gli operatori della altre strutture gestita dall’Asp (“Fratelli Bedeschi” di Bagnacavallo, Jus Pascendi di Conselice e “F. Silvagni” di Voltana); quelli fatti fino ad oggi hanno dato tutti esito negativo”.
La casa protetta “Sassoli” fin dall’inizio dell’emergenza ha inibito ogni ingresso per motivi di sicurezza. È stata definita una procedura da parte dell’Ausl, in coerenza con quanto indicato dalle disposizioni regionali, riguardante la limitazione degli accessi da parte del territorio e ingressi dagli ospedali di persone che abbiano effettuato un periodo di osservazione in reparti o strutture specifiche. Tale percorso è finalizzato a prevenire il contagio dall’esterno nelle strutture.