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Coop agricole romagnole escluse dagli sgravi per l'alluvione, beffa per chi rappresenta il made in Italy

Romagna | 20 Dicembre 2024 Economia
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Un colpo durissimo alle strutture che organizzano la produzione agroalimentare, una vera e propria beffa per i sodalizi che associano i piccoli agricoltori e le cooperative agricole braccianti e che rappresentano il “Made in Italy” in Europa e nel mondo. Questo si sta rivelando essere l’esclusione delle grandi cooperative agricole di trasformazione e commercializzazione dagli sgravi fiscali e contributivi per l’alluvione, previsti dal cosiddetto “Decreto legge agricoltura”, emanato il 15 maggio di quest’anno. 

Per le cooperative associate a Legacoop Romagna questo significa oltre 5 milioni di aiuti in meno, suddivisi tra tutti i settori: dall’ortofrutta al vino, dalle sementi, ai foraggi, ai cereali e servizi. Il rischio è quello di un impatto significativo sugli investimenti previsti dalle aziende, sull’occupazione fissa e stagionale e sui prezzi delle liquidazioni dei prodotti di migliaia di soci piccoli agricoltori delle cooperative romagnole interessate.

La questione ebbe inizio dopo l’alluvione del maggio 2023 quando il ministro Lollobrigida annunciò una serie di agevolazioni contributive per le aziende agricole delle aree colpite di Romagna, Toscana e Marche.
Ma invece che fare riferimento al regime di sostegno per le zone svantaggiate, la misura è stata inserita nel quadro temporaneo di aiuti di stato approvato dalla Commissione europea per fronteggiare le ripercussioni economiche della guerra in Ucraina. 

Questo significa, tra le altre cose, la limitazione degli aiuti a 280mila euro per beneficiario e l’applicabilità solo alle imprese di produzione agricola primaria. Il testo della normativa nazionale, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso maggio, prevedeva invece agevolazioni per tutti i datori di lavoro agricoli nelle zone alluvionate.

Facendo seguito alla lettera inviata dalle centrali cooperative nazionali al ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, e al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, anche Legacoop Romagna si unisce all’appello rivolto alle istituzioni affinché venga ripristinato il principio di certezza del diritto e di equità di trattamento fra tutti i datori di lavoro agricoli romagnoli, che sono stati parimenti colpiti dalla tragica alluvione del 2023 e, purtroppo, fino ad oggi hanno ricevuto ben pochi dei ristori e sostegni promessi.

«Non si spiega il perché di questa scelta che penalizza le imprese di maggiori dimensioni, quelle che hanno attivato processi di aggregazione — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi —. In questo modo, alla fine, si penalizzano i soci agricoltori, scaricando sulle loro cooperative costi che non erano previsti; con che faccia il ministro Lollobrigida, durante il prossimo Macfrut e nelle fiere di settore, negli incontri, potrà spiegare che si è dimenticato delle imprese che sono il fiore all’occhiello del Made in Italy?». 

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