Congresso Pd in provincia di Ravenna, Barattoni in campo per il bis da segretario

Romagna | 15 Novembre 2021 Politica
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Samuele Staffa - Dopo l’ultima tornata elettorale propizia al Partito democratico e il passo falso del Parlamento sul ddl Zan, i 4mila Dem della provincia di Ravenna sono chiamati a partecipare ai congressi territoriali per rinnovare gli organi dirigenti e ridiscutere la linea del partito. Tutto si concluderà prima di Natale con la nomina del nuovo segretario regionale. «Questo appuntamento vede un importante sforzo organizzativo ma, al tempo stesso, costituisce uno stimolo per riprogettare e innovare il Pd» spiega Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Partito Democratico.
Segretario, pochi giorni fa era in piazza per protestare contro l’affossamento del ddl Zan?
«Era il mio compleanno e sono stato in piazza assieme a tanti volontari, orgogliosamente e con la bandiera in mano, per manifestare il mio sdegno per quello che era avvenuto in Senato pochi giorni prima. Comprendo, anche se non condivido, la diatriba politica che può avvolgere temi come questi. Penso al metodo del voto segreto, chiesto e ottenuto dagli esponenti di destra che hanno preferito non mettere la faccia su un tema tanto importante. Uno scempio, se penso anche ai festeggiamenti che hanno seguito questa manovra tutta parlamentare. Era importante che anche a Ravenna, si organizzasse una risposta contro questo modo di fare politica. C’erano moltissime persone, soprattutto giovani. Quella del centrodestra è una vittoria che avrà un breve respiro. Come dice il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, ‘il futuro non si ferma’: troveremo le strade giuste, tra la gente e nelle istituzioni, per vincere questa battaglia contro le discriminazioni».  
La maggioranza parlamentare imbastita attorno al ddl Zan poteva costituire l’embrione di una coalizione politica attorno alla quale ricostruire il centrosinistra. L’esperimento, però, ha avuto vita breve...
«Nonostante il buon lavoro del presidente Draghi, penso che questa maggioranza non andrà oltre ai due scopi per cui è nata: la prosecuzione a ritmo spedito della campagna vaccinale e lo sviluppo dei progetti da inquadrare nel Pnrr. Attorno al ddl Zan si era cercato di mettere in piedi una maggioranza politica a sostegno di questo provvedimento. Credo in un Pd unito, aperto e plurale, che costituisca il perno di un campo largo di forze politiche che partano dai moderati e arrivino alle formazioni a sinistra del Pd, compreso il dialogo costante col Movimento 5 stelle. Il Parlamento di oggi è figlio delle elezioni del 2018, mentre nei territori l’equilibrio è cambiato.  Ora vi sono alcuni temi dai quali la politica non può chiamarsi fuori: dalla riforma delle pensioni al reddito di cittadinanza, passando per il cuneo fiscale. Ora occorra dare al governo Draghi una maggioranza ‘politica’ e ‘stabile’ per evitare fibrillazioni che fanno male al nostro Paese».
Dopo la tornata elettorale di ottobre, ora i democratici sono chiamati a partecipare ai congressi territoriali del partito...
«Sono state elezioni positive in tutta Italia per il centrosinistra e per il Pd, che è stato il fulcro di questo successo. Archiviate le elezioni, ora si procederà, come in molti territori, al congresso per il rinnovo delle cariche locali dai vertici regionali ai segretari dei circoli. Il congresso non interesserà, invece, i vertici nazionali e il segretario Enrico Letta. Saranno chiamati al voto tutti gli iscritti (tesserati 2020 o 2021): si tratta di circa 4mila persone in provincia. Il 19 novembre scadrà il termine per consegnare le firme a supporto delle candidature. Poi si procederà agli incontri a tutti i livelli, dai circoli territoriali fino al regionale, per nominare gli organi dirigenti: segretario e assemblea. Ma se il congresso è un appuntamento dedicato agli iscritti, questo è anche il momento giusto per allargare il confronto a elettori, simpatizzanti o semplici curiosi. Oltre al percorso congressuale, abbiamo organizzato una serie di incontri con gli amministratori delle nostre città. Martedì, ad esempio, sarò a Bagnacavallo, mentre la prossima settimana sarò a Lugo col sindaco Davide Ranalli».
Si ricandiderà?
«Ora sono impegnato in un confronto politico su tutti i territori per discutere dei risultati raggiunti in questi 4 anni. Ho ricevuto diversi apprezzamenti e richieste a proseguire nel mio impegno. Così sto raccogliendo firme a sostegno della candidatura».
 
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