Collina, i presidenti delle Pro loco ipotizzano iniziative solo a partire da giugno

Riccardo Isola - Tra Dpcm e pandemia che non sembra proprio voler diminuire la portata sarà un primavera blindata per i comuni della collina faentina. Nessuna deroga, la diffusione del Covid non lo permette, per eventi in presenza e così le Pro loco del territorio iniziano a organizzarsi almeno per puntare su una promozione «virtuale» che utilizzi le potenzialità della rete. L’unica deroga è l’eventuale offerta di percorsi da fare all’aria aperta.

CASOLA VALSENIO
«Purtroppo la festa del tartufo e la sfilata dei carri allegorici anche quest’anno non ci saranno. La situazione non lo permette. Abbiamo però in mente - spiega il presidente della Pro loco, Bruno Boni - di fare qualcosa sui carri di natura artistica come un murales e magari qualche altra cosa che possa sbarcare su internet. Per quanto riguarda gli eventi - prosegue - non  si potrà prima di fine maggio inizio giugno, quindi parliamo della festa della lavanda per intenderci, seppur con regole che non permetteranno di certo di avere grandi masse. Il tutto - conclude Boni - augurandoci che per l’autunno e quindi per l’evento clou di Casola, la Festa dei frutti dimenticati, si possa finalmente tornare a vivere una nuova rinascita sociale, culturale e gastronomica. Ne abbiamo bisogno tutti. Rimaniamo ottimisti - aggiunge Boni - ma al contempo siamo anche realisti e per questo l’unico invito che possiamo e vogliamo fare è, nelle modalità che saranno permesse, di venire a conoscere il territorio della collina utilizzando i tanti e spettacolari percorsi naturalistici e paesaggistici che questa parte di Appennino può offrire, soprattutto per piccoli gruppi».

BRISIGHELLA
«Fino all’arrivo dell’estate sarà difficile che si possano realizzare eventi in presenza. Per questo - conferma la presidentessa della Pro loco, Valeria Benini - salteranno gli appuntamenti e le mostre mercato dedicate ai prodotti gastronomici e alimentari primaverili come il tartufo, il carciofo Moretto, la Spoja lorda e i salumi. Se qualcosa lo si potrà fare crediamo che sarà possibile solo in estate, per numeri comunque piccoli e con grande attenzione alle normative anti contagio. Non abbiamo quindi stilato nessun programma di iniziative - prosegue la presidentessa - perché l’incertezza è totale. L’unico veicolo promozionale è quello sulla rete. Sui nostri profili social stiamo comunque caricando piccole e simboliche iniziative di natura turistica ben sapendo però che manca quel respiro d’ambiente che è la vera forza del nostro territorio. Infine - si augura Benini - speriamo che almeno in autunno, soprattutto per l’avvento del calendario legato alle 4 sagre per 3 colli, si possa finalmente tornare, in sicurezza, a vivere le bellezze e le bontà che questa parte di valle del Lamone sa offrire».

RIOLO TERME
«Stiamo ripensando completamente la nostra offerta – spiega la presidentessa della Pro loco riolese, Paola Berti - alla luce di una pandemia che ha grandissimi lati negativi su tutti i fronti ma ci ha permesso, almeno, di progettare e ragionare anche proposte nuove». La prima è quella di un’App a scopi turistici «che uscirà entro marzo - conferma - e nella quale sarà possibile trovare percorsi di conoscenza del territorio, e più avanti anche di altri territori, in cui arte, cultura, natura, storia e gastronomia saranno trasformati in percorsi audio che accompagneranno il fruitore alla scoperta delle peculiarità». La seconda è la realizzazione di uno spazio fisico in centro «in cui sarà possibile acquistare gadget e materiale informativo su Riolo Terme». Sugli eventi in presenza «di fatto partiremo da luglio con i due ultimi fine settimana dedicati allo scalogno. Come l’anno scorso i fruitori potranno acquistare i menù e i piatti che realizzeremo e poi distribuirsi nel paese, compreso il parco secolare delle terme, dove poter consumarli. Non offriremo bevande così le persone potranno acquistarle nei bar. Per quanto riguarda Halloween la situazione è assolutamente incerta. Noi saremmo pronti - conclude Berti - speriamo che la pandemia venga messa in scacco».