Riccardo Isola - La fruizione sicura, certa e controllata della rete sentieristica territoriale inizia a prendere forma anche nel territorio dell’Unione della Romagna faentina. Stiamo parlando di una complessa, diversificata ed eterogenea rete di percorsi, sentieri, vie off-road che nell’Appennino e non solo si ramifica e vede migliaia di persone attraversarle ogni anno all’insegna di un turismo, di uno sport e di momenti legati al benessere e all’attività outdoor. Per fare questo i consigli comunali hanno da tempo e stanno continuando nell’approvazione del regolamento per la Consulta territoriale della rete escursionistica regionale. Un iter amministrativo che avrà e ha ripercussioni dirette nella gestione del patrimonio esistente visto che dovrà aiutare, nel suo lavoro, a promuove la conoscenza, la valorizzazione, la custodia e la salvaguardia del patrimonio escursionistico regionale disciplinando il censimento, recupero, manutenzione e modalità di fruizione della già esistente, e sempre aumentabile, rete escursionistica dell’Emilia-Romagna. Una vera e propria «infrastruttura» green che si inserisce in modo evidente e incontrovertibile ne patrimonio paesaggistico e naturalistico dei territori. Nel comprensorio faentino sono infatti diverse centinaia, c’è chi parla di migliaia, di chilometri presenti, molti dei quali già ampiamente e dettagliatamente censiti e cartografati. Grazie a questi organismi amministrativi, in futuro, sarà così possibile ulteriormente monitorare ed eventualmente fare chiarezza su quali, quanti di questi siano effettivamente presenti e censiti e soprattutto architettare cornici di attuazione per manutenzioni e ripristini. Parallelamente però ci sono alcuni «paletti» normativi imprescindibili. In primis possono fare parte della Reer le strade carrarecce, mulattiere, tratturi, sentieri, piste e tratti di viabilità minore extraurbana, nonché le aree attrezzate afferenti ai sentieri accatastati. Tratti che devono essere segnalati, con logo identificativo, e manutenuti e, al solo fine di garantirne la continuità, possono insistere per alcuni tratti anche su tipologie di strade diverse. Inoltre La fruizione di questi percorsi è sempre consentita a piedi, in bicicletta, a cavallo e con mezzi non motorizzati ad eccezione dei casi in cui, per ragioni di sicurezza, per determinate caratteristiche fisiche dei percorsi e degli ambienti attraversati o per la presenza di imprevisti non devono essere interdetti. Non è invece consentito l’attraversamento con mezzi a motore se non per attività di manutenzione e per lo svolgimento di attività agro-silvo-pastorali ed economiche regolarmente esercitate. Parallelamente, dal 2013, è istituito in Regione il Catasto della Reer, articolato in sezioni provinciali. Il catasto archivia, classifica e descrive il sistema di percorsi. La catalogazione dei percorsi riporta gli elementi utili alla fruizione e manutenzione, informando fra l’altro su servizi, difficoltà, percorribilità, regolamentazione del transito, lunghezza, dislivello in salita e discesa e tempo di percorrenza. Essa inoltre rende conto del soggetto gestore, di eventuali tratti privati e convenzioni con i proprietari, di divieti, limitazioni permanenti o temporanei sul percorso o su parte di esso. Infine sono previsti divieti e sanzioni annessi per chi tiene comportamenti pericolosi o non in sintonia con il rispetto dei sentieri. Si tratta di danneggiamenti, alterazioni delle segnaletica , rifugi e attrezzature, e impedimenti al libero accesso ai percorsi. Non sipuò inoltre segnalare i percorsi escursionistici in maniera difforme da quanto previsto dal regolamento e tenere comportamenti e velocità tali da non consentire l’arresto dei mezzi in condizioni di sicurezza sia per il conducente che per gli altri fruitori. Viene ritenuto sanzionabile anche qualsiasi comportamento che rechi disturbo al bestiame e alla fauna selvatica, danneggiamenti alle colture ed attrezzature e raccogliere i prodotti agricoli. . Salvo che la condotta non costituisca reato, è soggetto alla sanzione amministrativa da 100 euro a 1000 euro chi faccia uso di segnaletica non autorizzata, danneggi la segnaletica o le opere realizzate per la percorribilità e la sosta lungo i sentieri e danneggi o alteri intenzionalmente tratti della Reer. Chiunque acceda o transiti con qualsiasi mezzo è sanzionato con una multa che va da 500 a 2.500 euro. In caso di reiterazione della violazione la sanzione verrà raddoppiata.