Cicognani Danze: «Locali chiusi dall’estate, il ballo soffre»
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«Il nostro è proprio uno sport, quindi il contatto è inevitabile. E da questo derivano, probabilmente, scelte poco chiare come quella di aprire in estate le discoteche proibendo comunque il ballo di coppia». Mattia Bellini, giovane insegnante dello storico gruppo Cicognani Danze di Faenza, vede con chiarezza come la peculiarità che ha determinato il successo storico del ballo liscio in Romagna - la possibilità di poter ballare in coppia, toccandosi, dopo secoli di proibizioni e balli staccati - sia la stessa caratteristica che fatto sì che il mondo del ballo di coppia venisse colpito dalla pandemia del Covid-19 con particolare durezza.
«Nel 2020 abbiamo lavorato pochissimo con la scuola di ballo, in pratica solo gennaio e neanche tutto febbraio - conferma Mattia -, ma la danza sportiva prevede il contatto e non facciamo attività in presenza dall’inverno. In estate, con l’annullamento delle feste e delle sagre con cui avevamo contatti, non abbiamo fatto spettacoli, a parte una serata alla Molinella. Sui corsi ci eravamo invece organizzati per ripartire in settembre, ma viste le restrizioni per il ballo ci abbiamo rinunciato, sperando che all’inizio del 2021 si possa ripartire. Nel frattempo, ci siamo dedicati soprattutto al gruppo dei ballerini che fa gli spettacoli di Cicognani Danze, allenando soltanto chi partecipa alle gare sportive».
A saltare, insomma, sono stati i corsi rivolti a tutti. «Naturalmente per noi è danno sotto diversi fronti - spiega Mattia -, soprattutto il mantenimento dei corsisti e delle classi. Se non altro, non facendo nuovi costumi abbiamo almeno contenuto i costi e a fine maggio abbiamo ricevuto sovvenzioni statali, per le quali abbiamo fatto domanda anche per l’autunno. A distanza, con i video in streaming, è possibile solo insegnare alcune corografie, ma con molti limiti, visto che le ballerine non vedono perfettamente la maestra e quest’ultima non può certo correggere ogni errore di postura».
A preoccupare più di tutto Mattia è però la crisi dell’indotto del mondo del ballo. «Le orchestre soffrono più di noi, ma tutto è collegato e credo che alcuni locali da ballo non riapriranno proprio. Per il futuro tutto dipende dalle ordinanze, pare che il ballo di coppia sia proibito anche ai congiunti».