Ciclismo, la Romagna si tinge di giallo: tutte le caratteristiche e le insidie delle prime due tappe

ciclismo-la-romagna-si-tinge-di-giallo-tutte-le-caratteristiche-e-le-insidie-delle-prime-due-tappe
Andrea Bocchini
Mai in 110 edizioni il Tour de France era partito dall’Italia. Un progetto utopistico e carissimo ha permesso di realizzare un sogno e, a 100 anni dal primo successo italiano di Ottavio Bottecchia, il Tour decide di onorare il nostro paese e buona parte dei campioni azzurri che hanno trionfato in Francia. Ci sono la Firenze di Gino Bartali e la Toscana di Gastone Nencini, il Piemonte di Fausto Coppi con un’iconica partenza a Pinerolo e la Romagna di Marco Pantani. Anzi c’è tanta Romagna perché la nostra regione ospiterà le fasi cruciali e l’arrivo della prima tappa (a Rimini) e la partenza e l’intera fase pianeggiante della seconda frazione che terminerà a Bologna. Appuntamento il 29 e il 30 giugno in un weekend da bollino giallo. E storico.

APPENNINI E SPIAGGE
Non era mai successo che il Tour partisse dall’Italia. E non era mai successo (nella storia) che la prima frazione della Grande Boucle iniziasse con una tappa con ben 3.600 metri di dislivello. Profilo da tappa di montagna per una corsa che si preannuncia caldissima, così come caldissimo dovrebbe essere l’ultimo sabato di giugno in Romagna. La Firenze-Rimini, apertura del Tour 2024, non ha nulla che possa essere riconducibile ad una frazione di una corsa a tappe. La Firenze-Rimini è paragonabile ad una grande classica in linea, con tutti i ciclisti che saranno al via riposati, un percorso lungo (206 km), nervoso e duro e un mostruoso jackpot all’arrivo: chi vincerà sarà anche la prima maglia gialla del Tour. Impossibile pensare ad una fuga da lontano andare in porto, a strategie, a ciclisti che risparmiano le energie. La Firenze-Rimini sarà un rodeo dove tutti proveranno a vincere e dove, alla fine, vincerà solamente un campione. Firenze si è presa il palcoscenico della presentazione e il titolo di «Grand Depart», ma alla fine la corsa rimarrà in Toscana solamente per 50 chilometri per poi entrare in Romagna dal Valico dei Tre Faggi. Dopo la prima salita (12,5 km al 5%) seguiranno in rapida successione le montagne russe con il Colle delle Forche (2,5 km al 6,2%), il Carnaio (10,5 km al 4,6%), il Barbotto (5,8 km al 7,6%), San Leo (4,6 km al 7,7%), Monte Maggio (4,2 km al 6,6%) ed infine San Marino da Acquaviva (7,1 km al 4,8%). Una tappa durissima nella parte centrale, più pedalabile nel finale e con l’ultima erta che dista 26 km dall’arrivo sul lungomare di Rimini. Difficile pensare ad arrivi solitari, più pensabile vedere un gruppettino molto ridotto che si giocherà successo e maglia gialla nella città felliniana.

OMAGGIO AL PIRATA
Il Tour ha voltato più volte le spalle a Pantani. L’ultima volta nel 2003, quando non si concretizzò la pazza fusione Mercatone Uno-Bianchi che avrebbe potuto riportare il Pirata in Francia dopo 3 anni. La partenza da Cesenatico è un chiaro omaggio a Pantani e un modo per «fare pace» con il popolo giallo dopo oltre 20 anni. Cesenatico è un importante città turistica, un porto di riferimento, è la sede della Nove Colli, ma è inutile sottolineare che se il Tour l’ha scelta come città di partenza il merito è unicamente del suo uomo simbolo. La frazione che il giorno successivo partirà da Cesenatico per arrivare a Bologna è ben diversa dalla precedente, un dislivello dimezzato e un profilo apparentemente piatto. In realtà la tappa che finirà nel capoluogo felsineo è una frazione trappola, con tutte le salite disseminate nel finale e caratterizzate da pendenze a doppia cifra. Dopo aver scalato Monticino (2 km al 7,5%) e la salita iridata della Gallisterna (1,2 km al 12,8%) nella parte centrale, il finale riserverà il Botteghino di Zocca (1,9 km al 6,9%), Montecalvo (2,7 km al 7,7%) e la doppia ascesa al San Luca (1,9 km al 10,6%) nel finale. Strappi duri, arcigni e che provocheranno una selezione nettissima, specialmente considerando che l’ultima ascesa al Santuario avverrà a pochi chilometri dall’arrivo. Prima del finale in terra bolognese, la seconda frazione del Tour sarà il festival della Romagna e della provincia di Ravenna con la corsa che transiterà da Cervia, Ravenna, Russi, Faenza, Brisighella, Riolo Terme e successivamente da Imola e Castel San Pietro. Uno spettacolo assicurato.
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ciclismo-la-romagna-si-tinge-di-giallo-tutte-le-caratteristiche-e-le-insidie-delle-prime-due-tappe-n45344 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione