Ciclismo, Giro d’Italia al via con il «deb» Tarozzi e con un breve passaggio in Romagna

Tomaso Palli
Ventuno tappe, nelle consuete tre settimane di corsa, con 3.400 chilometri totali da percorrere, una media giornaliera di 161.9 e 44.650 metri di dislivello complessivi. Sono questi i principali numeri dell’edizione 107 del Giro d’Italia che prenderà il via sabato 4 maggio, dai 140 chilometri della Venaria Reale-Torino, una prima tappa insolitamente già molto mossa, per poi concludersi con la passerella finale a Roma, ultima chance per velocisti puri, di domenica 26 maggio. Nel mezzo, il programma per i 176 corridori al via prevede due giornate di riposo (13 e 20 maggio), due tappe a cronometro per un totale di 71.8 chilometri (40.6 della tappa 7, con arrivo in salita, e 31.2 della tappa 14, ondulata ma esclusiva degli specialisti), sette arrivi in salita, il primo già al secondo giorno con l’ascesa al Santuario di Oropa (11.8 chilometri al 6.2% medio) a 25 anni dall’impresa di Marco Pantani, sei volata e tre settori di sterrato alla tappa numero 6 (i primi due dalla Strade Bianche, il terzo inedito), per un totale di quasi 12 chilometri.
 
ECCO TAROZZI
Pare scontato da mesi che il grande favorito per la vittoria finale sia Tadej Pogacar. Il fuoriclasse dell’Uae Team Emirates ha grandi piani in mente e, dopo Strade Bianche e Liegi-Bastogne-Liegi già in tasca, punta a vincere, nello stesso anno, sia Giro d’Italia che Tour de France, impresa riuscita nella storia solamente a 7 corridori: Fausto Coppi (1949 e 1952), Jacques Anquetil (1964), Eddy Merckx (1970, 1972 e1974), Bernard Hinault (1982 e 1985), Stephen Roche (1987), Miguel Indurain (1992 e 1993) e naturalmente Marco Pantani (1998). All’inseguimento del campione sloveno nel tentativo di rovinargli i piani, tanti nomi che però, ai blocchi di partenza, sembrano distanti: dagli esperti Garaint Thomas e Romain Bardet, a chi ha qualche anno in meno come Juan Pedro Lopez e Ben O’Connor, fino al 21enne belga, sorpresa dell’ultima Vuelta, Cian Uijtdebroeks. Tra i ravennati ci sarà Manuele Tarozzi della Vf Group-Bardiani, al suo primo Giro da pro. Il ciclista faentino, dopo l’ottimo inizio di stagione tra piazzamenti e chilometri in fuga, si è confermato nell’ultimo Tour di Turchia allontanando ogni eventuale dubbio del team italiano. Non sarà invece in corsa, rientrato da poche settimane dopo la frattura al gomito del 14 marzo, Filippo Baroncini. 

CAROVANA A FAENZA
Cresce, giorno dopo giorno, l’attesa per il passaggio della Corsa Rosa in Romagna. La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella di venerdì 17 maggio per la 13a tappa: 179 chilometri di sconfinata pianura, da Riccione a Cento, con un dislivello, se così lo possiamo davvero chiamare, di appena 150 metri. La tappa, lasciata la provincia di Rimini prima e di Forlì-Cesena poi, prevede l’ingresso nel ravennate toccando in sequenza Faenza (da via Granarolo con il passaggio previsto tra le 14.50 e le 15), Granarolo Faentino, Bagnacavallo, Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Massa Lombarda e Conselice per poi entrare nel bolognese fino a Cento, in provincia di Ferrara, per la volata finale. Una giornata piuttosto tranquilla per gli uomini di classifica; sarà invece terreno fertile per i velocisti.