Cesena, ricostruzione post-alluvione: a distanza di un anno il Comune ha eseguito il 61% degli interventi per oltre 10 milioni di euro

Romagna | 30 Maggio 2024 Cronaca
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A distanza di un anno dai drammatici eventi alluvionali di maggio 2023 l’Amministrazione comunale di Cesena ha eseguito interventi corrispondenti a 10.069.451,80 euro al fine di fronteggiare le situazioni di emergenza e di mettere in sicurezza le infrastrutture stradali in città e in collina. In relazione alle somme urgenze, e dunque agli interventi avviati nei giorni stessi dell’emergenza, i lavori – corrispondenti a 5.834.451,80 euro e liquidati dalla Struttura commissariale al 78% (il 22% restante è inserito  nel perimetro finanziario dell’ordinanza 13 bis) – hanno riguardato opere di asfaltatura e sigillatura delle strade franate, pulizia straordinaria della rete fognaria, riprofilatura e messa in sicurezza dei fossi, movimento terra e fanghi alluvionali. Nel dettaglio, sono state interessate: tunnel della secante e via Machiavelli, fossi e strade in pianura, segnaletica stradale, ponte nuovo (con la rimozione dei detriti e dei depositi legnosi), verifiche geologiche, attività di spostamento dei terreni, pulizia del torrente Cesuola. A questi si sommano le opere urgenti in collina. Le vie interessate da questi interventi sono: Roversano, via Tomba o Casetto, Calisese, via Madonna dell’Olivo, Montegrande, Formignano, Paderno, Lizzano, pista ciclopedonale lungo il fiume Savio, pista ciclopedonale lungo il torrente Pisciatello. L’elenco delle opere citate rientra tra i contenuti delle ordinanze 6 (pubblicata il 6 settembre 2023) e 13 (pubblicata il 13 novembre 2023).
 
Sul fronte delle opere urgenti invece l’Amministrazione comunale ha programmato interventi corrispondenti a 4.235.000,00 euro, di cui 1.535.000,00 già eseguiti o in corso di completamento (opere in via Chiesa di Casale, Casalbono, San Tomaso e Rio Marano, Fornasaccia, Castello di Carpineta 1951, Montecavallo, Panazze, banchine stradali nella zona dell’Oltresavio), e 2.500.000,00 euro destinati alla messa in sicurezza delle reti fognarie meteoriche e 200.000 euro per la messa in sicurezza sottopasso Machiavelli e via Giarabub.
 
Una somma di 90 mila euro ha finanziato i lavori (già conclusi) relativi al riposizionamento valvola a clapet nello scarico in sinistra idraulica a monte del Ponte Vecchio (sotto al mulino); all’installazione nello scatolare di via Machiavelli (scarico 109 area ex Zuccherificio) di due valvole a clapet; e alla realizzazione di un manufatto, con relativa installazione di valvola a clapet, nello scarico in via Roversano, in corrispondenza della curva dei “Maceri”.
 
L’elenco delle opere citate rientra tra i contenuti delle ordinanze 6 (pubblicata il 6 settembre 2023) e 13 (pubblicata il 13 novembre 2023).
 
Progetto reti fognarie meteoriche
L’eccezionale evento alluvionale ha messo in crisi il sistema di raccolta delle acque meteoriche e miste recapitanti direttamente nei corsi d’acqua producendo dissesti e ammaloramenti che richiedono interventi di ripristino. Con tale evento si sono aperti nuovi scenari di rischio che rendono necessario un approfondimento tecnico-scientifico e interventi strutturali volti alla protezione idraulica delle aree interessate. Presi in esame i nuovi scenari che si sono delineati a seguito di maggio 2023, sono stati individuati alcuni punti di intervento necessari per ripristinare la funzionalità idraulica delle opere presenti sul territorio laddove compromessa e per adeguare la risposta idraulica del reticolo di scolo di acque pubbliche.
 
Scarico Secante Attualmente la rete di scolo delle acque meteoriche della secante confluiscono, previo adeguato trattamento, nella rete di scarico del sistema di sollevamento del sottopasso Machiavelli che si immette, tramite scarico diretto, nel fiume Savio. Il sistema è composto da condotte in cemento di diametro variabile da 400 mm a 600 mm che si immettono in un pozzetto con 2 pompe di sollevamento in cui recapitano anche le acque del sottopasso Machiavelli e sollevate fino al punto di uscita diretto nel fiume. L’ipotesi di intervento prevede: valutazione circa la potenzialità e l’eventuale sostituzione del sistema di pompe e predisposizione di gruppo elettrogeno di supporto; isolamento dello scarico della secante rispetto all’attuale conformazione per renderlo autonomo dallo scarico del sottopasso Machiavelli creando una nuova immissione diretta nel fiume Savio.
 
Scarico 201 di via Cesare Battisti La rete fognaria bianca di via Cesare Battisti recapita le acque di natura meteorica direttamente nel Fiume Savio in corrispondenza del punto di scarico collocato a valle del Ponte Nuovo. A seguito di maggio 2023, è stata rilevata la presenza di una vecchia condotta fognaria che corre parallelamente alla rete bianca di via Cesare Battisti e raccoglie gli apporti meteorici generati dagli edifici su cui essa insiste. Tale condotta si sviluppa interamente all’interno delle proprietà private a partire circa dal civico 104 di via Cesare Battisti fino circa al civico 136, in corrispondenza del quale la condotta devia in direzione del Savio e si interseca con la rete fognaria bianca comunale.
 
Il progetto prevede l’installazione di una valvola di non ritorno in corrispondenza del manufatto di scarico sul Savio al fine di garantire la sicurezza idraulica, ma anche di intervenire in corrispondenza dell’intersezione tra la condotta privata e la rete fognaria bianca comunale valutando, all’interno del pozzetto d’ispezione su via Cesare Battisti, l’installazione di valvola di non ritorno sulla condotta privata oppure la chiusura della stessa in modo da rendere i sistemi completamente indipendenti.
 
Valutazione su reti miste località San Rocco e Ippodromo La parte di centro abitato di Cesena a sinistra del fiume Savio, nello specifico la zona ricompresa tra via Adda, a monte del Ponte Vecchio e il Ponte Europa Unita, è stata una delle zone maggiormente colpite. Si può suddividere l’area in due sottoaree: a monte del Ponte Vecchio, servita principalmente da un sistema di reti di tipo miste risanate che si immettono con scarichi diretti nel Fiume Savio; a valle del Ponte Vecchio, servita da un sistema di reti di tipo miste intercettate con pozzetto scolmatore collegato all’impianto idrovoro di via Giarabub.
 
Al fine di garantire la sicurezza idraulica, il progetto prevede puntuali interventi sulla rete fognaria volti al ripristino della rete stessa qualora si dovessero rilevare collassi o danneggiamenti dei collettori derivati dall’evento alluvionale oppure prevede interventi tesi a correggere gli aspetti di portata idraulica al fine di migliorare e rendere maggiormente compatibile l’apporto delle sole acque meteoriche alla capacità della rete fognaria mista. Si provvederà al ripristino della sezione dei collettori ammalorati mentre per quei tratti di rete pubblica in cui è stata rilevata una maggiore criticità sarà necessario effettuare uno studio idraulico più approfondito per stabilire il tipo di intervento da eseguire, per esempio la previsione di collettori di diametro maggiore oppure interventi sul sistema di caditoie stradali.
 
Scarico 243 di via Zuccherificio Si tratta di una rete bianca che raccoglie le acque meteoriche di via Zuccherificio, da via Cesare Battisti fino a via Mulini, per poi immettersi, in prossimità dell’incrocio tra la via Mulini e la via Zuccherificio, nel percorso dell’ex-Canale dei Mulini. Quest’ultimo, in passato, alimentava alcuni mulini presenti lungo il proprio percorso; nasceva in località Mulino Cento, attraversava tutto il centro abitato di Cesena, costeggiava il Torrente Cesuola e si immetteva nel Fiume Savio in corrispondenza dell’area attualmente occupata dalla ditta Rossi Abitare. È necessario valutare la possibilità di staccare tale condotta dall’attuale corpo recettore e di prolungarla fino al tombinamento del Torrente Cesuola, sulla via Machiavelli, creando una nuova immissione all’interno di quest’ultimo.
 
Valutazione puntuale su scarichi privi di valvole Sono emerse situazioni di criticità in alcuni tratti della sezione fluviale pertanto alla luce dei nuovi scenari di rischio che si sono delineati sorge la necessità di valutare e mettere in sicurezza gli scarichi recapitanti al Fiume Savio. Il progetto prevede l’esecuzione di rilievi puntuali lungo gli argini e le golene del Fiume Savio al fine di rilevare la natura della criticità riscontrata (strutturale, idraulica o entrambe), il ripristino delle sezioni e l’installazione delle valvole di non ritorno in corrispondenza di tutti i punti di scarico in cui non sono presenti.
 
Scarico 109 (via Adda) sistemazione idraulica e ripristino passaggio in golena Si tratta di uno scarico di rete mista risanata (rete mista che è stata sdoppiata mediante la realizzazione di rete nera e che potenzialmente potrebbe avere comportamento di bianca) il cui sistema di raccolta è costituito da collettori in calcestruzzo di diametro variabile; il collettore principale in corrispondenza del punto di scarico, all’altezza di Via Adda 220 confluisce direttamente nel Fiume Savio. Attualmente si trova ad una quota tale che, durante gli eventi meteorici, lo scorrimento dell’acqua crea avvallamenti a ridosso dell’immissione impedendo il passaggio di mezzi operativi addetti alla manutenzione fluviale. È necessario inoltre ripristinare il passaggio mettendo in sicurezza lo scarico.
 
Tra gli interventi già eseguiti ci sono anche i lavori contenuti nell’ordinanza n. 19 (pubblicata il 19 gennaio 2024) e corrispondenti a 326.792,76 euro: si tratta di ripristini centrali termiche e impianti elettrici all’interno degli edifici scolastici danneggiati e ripristini frane e infiltrazioni scuole. In riferimento ai lavori da eseguire all’interno delle strutture scolastiche e sportive, la struttura commissariale lo scorso 26 aprile ha pubblicato l’ordinanza n. 24 che destina al Comune di Cesena 1.835.000,00 euro. I lavori saranno eseguiti al termine dell’anno scolastico nel corso della stagione estiva. Ad oggi, sulla base delle ordinanze emesse e dei finanziamenti assegnati, il Comune di Cesena è destinatario di 12.231.244,56 euro di risarcimenti. Ad oggi sono stati eseguiti il 61% dei lavori programmati (corrispondenti a una erogazione di risorse pari al 37%).
 
 
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