Cesena, il Bonci riapre col Teatro Valdoca
![cesena-il-bonci-riapre-col-teatro-valdoca](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1620734901_teatro-valdoca-enigma-ph.-teatro-valdoca1.jpeg&w=420&h=248)
Venerdì 14 e sabato 15 maggio, alle 19, doppia replica per la riapertura del teatro Bonci di Cesena. Sul palco verrà porato in scena «Enigma», il nuovo spettacolo del teatro Valdoca, per la regia di Cesare Ronconi su testo originale di Mariangela Gualtieri, con Chiara Bersani, Silvia Calderoni, Mariangela Gualtieri, Matteo Ramponi. E con al canto Silvia Curreli, Elena Griggio, musiche dal vivo di e con Attila Faravelli, Ilaria Lemmo, Enrico Malatesta.
Teatro Valdoca presenta la sua opera della maturità, nata da una ricerca artistica di due anni intorno alla figura di Pinocchio: una partitura di canto, suono dal vivo e movimento diretta da Cesare Ronconi sui versi originali di Mariangela Gualtieri (anche in scena).
Al centro di un panorama onirico, due giovani e potenti performer, capaci di segnare lo spazio e lo sguardo come poche altre: Silvia Calderoni, Pinocchio, e Chiara Bersani, la Fatina, alla quale la Gualtieri presta la voce dal vivo, e Matteo Ramponi sostiene la sua azione scenica.
Il canto dal vivo è di Silvia Curreli ed Elena Griggio; il paesaggio sonoro, fra materico e metafisico, è creato da Enrico Malatesta, Attila Faravelli e Ilaria Lemmo.
Come si diventa umani? Come si resta fedeli all’infanzia?
Un corpo di legno giace in proscenio. I suoi pezzi sono smembrati e arsi.
«Pinocchio, dinoccolato, scatenato e a tratti malinconico, si sporge tutto verso di noi: sulla soglia fra vivi e morti, viene ad immunizzarci dalla paura della morte, in un tempo allarmato di conta quotidiana dei caduti» scrive la drammaturga.
I personaggi ben noti della fiaba sono già scomparsi, inghiottiti dal racconto ormai lontano. Non appaiono.
Pinocchio, in carne e ossa, è tenero e scapestrato, maschio e femmina, solo: «ancora tira calci, ha nel corpo quella frenesia di fuga, quella fame di mondo, e poi la tenerezza dell’orfano, l’insolenza del ragazzo, la leggerezza di un’infanzia che perdura, il senso di disperata impotenza di chi ora pare senza futuro».
«La Fatina dà voce ad un femminile pacifico e savio, magico e profondamente legato a piante e animali. È un femminile che vorrebbe inaugurare un nuovo tempo, un tempo in cui si possa avere una cura per tutto, farsi carico di tutto perché ora tutto è stato violato, divorato».
Note di Mariangela Gualtieri
Ci avviciniamo alla magia inesauribile di Pinocchio, sapendo di non essere i primi a farlo, ma ben pronti ad accogliere la piccola sfumatura che aspetta noi, la somiglianza con noi, con ciò che di noi teniamo a bada così bene, nell’età adulta. Ma resta dentro un ragazzo morto, uno strano morto agonizzante, come Pinocchio, sempre sul punto di morire ma sempre in parte vivo e vivace.
Lo vediamo – o intravediamo – come sagoma che parla di noi, animale umano adulto e attuale, come lui così desideroso di avventura e di amicizia e come lui condannato ad attraversare la vita, con le sue disavventure che talvolta sembrano sevizie di una divinità feroce.
Informazioni:
Teatro Bonci, piazza Guidazzi – Cesena
Prezzi dei biglietti: da € 7 € a € 15
Biglietteria: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00
Tel. 0547 355959 - info@teatrobonci.it | cesena.emiliaromagnateatro.com