Cesena, ecco Boorder, il vino che celebra i 25 anni oltre frontiera di Tenuta il Plino
Per festeggiare il primo quarto di secolo la cantina cesenate presenta la prima annata (2021) di un vino icona, simbolo della voglia di sperimentare le infinite possibilità della natura
Preannunciato lo scorso giugno, in occasione della cena celebrativa dei venticinque anni di Tenuta il Plino, è ora pronto a debuttare Boorder, il nuovo vino destinato a diventare una “bottiglia-icona” della cantina cesenate. Nel nome scelto, che in inglese significa “confine, frontiera”, è racchiuso infatti il cuore della filosofia produttiva di Tenuta il Plino, che da un quarto di secolo sperimenta le illimitate possibilità della natura per dar vita a vini capaci di emozionare a ogni sorso. Il desiderio di andare oltre le strade già battute è richiamato in etichetta anche dal simbolo “oo”, astrazione matematica del concetto di infinito, utilizzato al posto della lettera “o” nel nome del vino.
«La nostra passione per il buon vino è sempre andata di pari passo con l’amore per la natura e il desiderio di cercare le migliori possibilità che essa ci dona ogni giorno» spiegano Antonella e Alessandro Ramilli, dal 1999 titolari dell’azienda vitivinicola biologica situata sui colli di San Carlo e vocata a piccole produzioni di elevata qualità. «Invece di rincorrere le mode del momento o i principali trend di consumo, preferiamo comprendere le nostre vigne e la loro evoluzione nel tempo, cercando di intuire come possono sorprenderci vendemmia dopo vendemmia».
Così, mentre negli ultimi anni il mercato premia sempre più vini da vitigni autoctoni, preferibilmente bianchi e con una bevibilità immediata, il nuovo nato di Tenuta il Plino conferma ancora una volta la capacità di andare controcorrente dei suoi vignaioli. Merlot in purezza proveniente da vecchi filari piantati venticinque anni fa e allevati con l’antica forma dell’alberello, Boorder è un vino di grande eleganza ed equilibrio. Alla morbida pienezza del vitigno francese unisce un forte slancio verticale, frutto delle caratteristiche pedoclimatiche della piccola valle in cui si trovano le vigne di Tenuta il Plino e vero e proprio “marchio di fabbrica” dei suoi vini più caratteristici, dal bianco Plino della Taverna al passito Mufato del Plino.
Gli amanti dei vini francesi potrebbero trovare nel nome Boorder anche un riferimento al noto taglio bordolese, il padre di tutti i blend, originario dalla zona vitivinicola di Bordeaux e basato principalmente sull’unione di Merlot e Cabernet Sauvignon, a cui possono aggiungersi di volta in volto altre uve rosse.
«Non ci avevamo pensato, ma questo vino è destinato in futuro a evolvere proprio in questa direzione - confessano Antonella e Alessandro Ramilli. Abbiamo due meravigliose vecchie vigne di Merlot e Cabernet e sarà la natura, ogni anno, a stabilire quale sarà la migliore combinazione possibile. Come sempre, lasceremo fare a lei: questa volta ci ha suggerito un Merlot in purezza, per il futuro ci metteremo in ascolto».