«Grazie a questo accordo che insieme a Coldiretti abbiamo fortemente voluto, gli studenti possono acquisire consapevolezza in merito all’utilizzo di prodotti locali e di stagione, nonché conoscerne i valori: salute, genuinità, sostenibilità ambientale, valori cui si ispira l’intera attività didattica e formativa dell’istituto». Così Scilla Reali, dirigente dell’istituto professionale statale dei Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ‘Tonino Guerra’ di Cervia, commenta questa nuova sinergia d’intenti che si è concretizzata tra mondo agricolo e quello della formazione professionale. Altri protagonisti dell’accordo sono la Coldiretti Ravenna e Campagna Amica. Si chiama «Alimentazione, salute e ambiente - Il chilometro zero e gli chef del domani» e permette un approvvigionamento diretto, a cortissimo raggio e soprattutto con certificazione dell’origine e della provenienza delle derrate che gli studenti e le studentesse utilizzeranno sui banchi e laboratori di cucina dell’Istituto alberghiero. E’ un accordo unico nel suo genere almeno a livello regionale, che arriva dopo un anno di concreta sperimentazione, e parte con l’avvio del nuovo anno scolastico. In questo modo, nelle cambuse e cucine dell’Istituto scolastico, nelle quali si formano oltre 700 studenti, arriverà un panel di prodotti agricoli, tutti di qualità e di origine garantita.
«Il protocollo, grazie all’implementazione di una piattaforma logistica costituita da imprese agricole del territorio ravennate associate a Coldiretti e accreditate a Campagna Amica, ma anche alla lungimirante scelta compiuta dalla scuola cervese che ha deciso di sganciarsi dalla logica dei bandi d’acquisto ‘al prezzo più basso’ privilegiando qualità e territorialità - ha spiegato il presidente di Coldiretti, Nicola Dalmonte - ha reso possibile l’attivazione di una filiera certificata per la fornitura di ortofrutta, farine, latticini, carne, salumi, olio extravergine, vini autoctoni che parte dai campi della nostra provincia e termina nelle aule dell’Istituto innescando di fatto un rapporto virtuoso tra territorio, agricoltura e istituzione scolastica, rapporto che consente di valorizzare le produzioni locali, con ricadute positive non solo per il sistema agricolo ma anche per quello turistico e per l’ambiente».
La qualità dell’insegnamento e della formazione passa e passerà anche così attraverso la qualità delle materie prime abbracciando anche un sostegno economico a quella filiera strategica per l’economia del territorio. «Azioni concrete come questo accordo che spero possa essere attivato anche in altre scuole alberghiere della nostra regione - ha concluso l’assessore regionale presente alla presentazione dell’accordo, Alessio Mammi - rientrano a pieno nelle buone prassi da seguire per ridare il giusto valore al cibo lungo l’intera filiera, cibo che oggi non è più solo materia prima o prodotto, bensì un vettore culturale e sociale chiave per la promozione e la crescita economico-turistica dell’intera Emilia-Romagna».