Cervia, incastrato dai social mentre insulta passanti viene denunciato dalla polizia locale

Romagna | 18 Novembre 2020 Cronaca
cervia-incastrato-dai-social-mentre-insulta-passanti-viene-denunciato-dalla-polizia-locale
La caccia sfrenata ai like e ai follower insieme a tanta incivilità, sono costati la denuncia e il deferimento all’Autorità Giudiziaria per un diciannovenne residente nel Bolognese, che è finito nel mirino della Polizia Locale di Cervia. Tutto è iniziato una sera di fine estate quando il giovane si è reso protagonista di un video, pubblicato su TikTok, noto social network tanto in voga fra i giovanissimi. Il ragazzo si “esibisce in uno show” sul lungomare cervese, dove dapprima inveisce contro i passanti apostrofandoli con parolacce e pesanti minacce, poi se la prende con un arredo urbano fino a danneggiarlo e mostrarlo come trofeo; per tutto il video troneggia in primo piano la scritta “monumenti di cervia check”, un tormentone ironico che spopola appunto su TikTok. Il video è però finito tra le mani degli Agenti del comando cervese, che lo hanno trovato tutt’altro che divertente e hanno avviato una vera e propria indagine. La Polizia Locale ha messo in essere una attività investigativa 2.0 sviluppata principalmente proprio sui Social, non solo su TikTok ma anche su Instagram e Facebook. Il monitoraggio del profilo che aveva pubblicato il video e della cerchia di amici attorno, ha consentito alla Polizia Locale di individuare il responsabile, che è stato dapprima convocato in caserma e poi deferito all’Autorità Giudiziaria. Le piattaforme di Social Network mettono poi a disposizione delle Forze dell’Ordine specifici uffici, che coadiuvano il personale nelle indagini. “I tempi cambiano ed è importante che anche le Forze di Polizia stiano al passo col cambiamento, perché i social sono sempre più diffusi e la vita su di essi è sempre meno virtuale quanto più reale – spiega il Comandante della Polizia Locale di Cervia Sergio Rusticali – Siamo molto attenti anche su questo aspetto per due motivi principali. Il primo è che quelle che molti percepiscono come semplici bravate, in realtà costituiscono veri e propri reati. Il secondo è che vogliamo evitare lo spirito di emulazione dei giovanissimi, che vedono nei comportamenti borderline dei loro coetanei o dei ragazzi poco più grandi, modelli da seguire e imitare. Modelli che sono assolutamente sbagliati. Voglio lanciare un appello anche ai genitori: non vietate i social ai vostri figli perché ormai fanno parte di questa società, ma stategli vicino, insegnategli a usarli e spiegategli i pericoli della rete.”
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-cervia-incastrato-dai-social-mentre-insulta-passanti-viene-denunciato-dalla-polizia-locale-n26564 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione