Cervia, il nuovo corso del Casello del Diavolo secondo il ristoratore Bagnolini
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Federica Ferruzzi - Tra i caselli che saranno protagonisti del bando pubblico che verrà emesso dal Comune di Cervia per la rigenerazione degli immobili che si trovano all’interno delle saline rientra anche quello che, negli anni ‘70, venne dato in affitto ai genitori dello storico ristoratore Roberto Bagnolini, che dall’82 porta avanti, insieme alla moglie, il ristorante di famiglia. Dal nome suggestivo, Casello del diavolo, la struttura in questione si è prestata in questi ultimi anni ad inziative diverse, come l’originale aperitivo al tramonto che Bagnolini ha organizzato insieme al centro visite delle saline e che tornerà da domenica 23 maggio e si ripeterà tutte le domeniche fino a fine giugno. A questo si aggiunge il progetto organizzato insieme all’associazione Menocchio e trasformatosi in mostra visibile fino al 23 nella sala Rubicone del Magazzino del Sale a Cervia. «Il casello è proprio accanto al ristorante – spiega Bagnolini – e ha da sempre accarezzato la mia fantasia, fin da quando i miei genitori lo usavano come magazzino per il ristorante. Alla base del materiale da cui è nata la mostra c’era l’idea di riunire artisti, pittori e scrittori che creassero un immaginario con cui raccontare questo casello. Sono riuscito a mettere insieme una quindicina di persone che tra loro non si conoscono e che hanno creato un prodotto originale che sarà visibile fino a domenica al Magazzino del Sale. C’è anche l’ex dj di Radio Cervia, Antonio Trinchillo, che ha realizzato un video che racconta la struttura». Oltre a lui partecipano al progetto i pittori Claudio Irmi, Giampiero Maldini, Luciano Medri, Paolo Ancarani ed Emer Silingardi; gli scrittori Luca Dylan Malaguti e Michele Marolla (a cui si aggiungono i testi di Luca Bagnolini, Emanuela Colonna e Davide Valmori); i fotografi Mauro Foli, Maurizio Dolci, Maurizio Poli e Gabriele Bini. «Dai disegni abbiamo anche tratto un’etichetta per un migliaio di bottiglie di vino che sono state prodotte da un’azienda locale, una sorta di sperimentazione che ci auguriamo abbia seguito. Riteniamo infatti - conclude Bagnolini - che il Casello possa contribuire ad arricchire la destinazione turistica di Cervia sotto molti punti di vista».