Cervia, i «Mille di Sgarbi» dal 4 al 12 luglio

Romagna | 22 Giugno 2020 Cultura
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Dal 4 al 12 luglio, ai Magazzini del Sale di Cervia, va in scena la III edizione della mostra “I Mille di Sgarbi – Lo Stato dell'Arte Contemporanea in Italia”, con una selezione di pittori, scultori e fotografi italiani e internazionali scelti da Vittorio Sgarbi.
Mentre a Cortina, al Museo Mario Rimoldi delle Regole di Ampezzo, è ancora in corso la II edizione de I Mille di Sgarbi, la III edizione torna per il secondo anno consecutivo a Cervia, dove aveva debuttato nel 2019. Un gemellaggio importante, tra due città simbolo delle mete turistiche italiane di maggior interesse internazionale: la regina delle Dolomiti e la perla della riviera romagnola, unite dall’arte per ripartire in nome di un turismo di qualità, più lento e all’insegna della cultura, sempre più al centro dell’attenzione come simbolo di un nuovo inizio.
Infatti, la collettiva contemporanea dei Mille a Cervia rappresenta una delle prime mostre a inaugurare subito dopo i mesi di chiusura forzata, che anzi, proprio nel periodo più buio e incerto è stata progettata e voluta da Sauro Moretti, che non ha mai smesso di credere nell’opportunità dell’arte come simbolo della ripartenza dell’Italia.
“Se qualcosa questo virus ci ha insegnato, - scrive Sgarbi - è che l’arte ha sempre più necessità di essere vista dal vivo e che il web non può garantire le stesse emozioni di un'opera d’arte vissuta dal vivo. L’arte ha sempre la necessità di manifestarsi in spazi fisici, pubblici e privati, come luogo di incontro dove mostrare nuove idee aperte alla discussione.”
Molte delle opere in mostra sono nate proprio nei mesi della chiusura, dove i pittori, gli scultori e grafici, già abituati a lavorare nel silenzio di uno studio che lascia il mondo fuori, hanno espresso le paure, le ansie, le incertezze e la rabbia di questo momento sulla materia. E i fotografi, costretti dal distanziamento sociale a scattare muovendosi come dei ladri per le vie delle loro città, hanno ripreso scorci dove l’uomo è solo un fantasma di passaggio. Ma non solo: molte delle foto in mostra sono state scattate pochi anni o mesi prima dell’avvento del Covid-19 e relative restrizioni. Fotografie che prima ci avrebbero raccontato poco di eccezionale ma, nel tempo breve eppur interminabile del confinamento domestico, quelle immagini ci sembrano appartenere a un passato lontanissimo, di cui non vediamo ancora il ritorno: è la normalità, quella dei bambini che giocano liberi per strada, di un mercato affollato, di persone che semplicemente vivono la vita come l’abbiamo sempre concepita e che oggi subiamo con cautela e impaccio.
E ci sono naturalmente le opere che non risentono del momento e che mantengono temi e soggetti cari all’artista che preferisce estraniarsi ed innalzarsi con visione ascetica dal tormento della cronaca.
Proprio quest'ultima e il suo impatto sull’immaginario collettivo, è la spinta alla creazione di opere che si fondano sul percepito comune del Paese, tra verità e bufale, per arrivare a farsi manifesti veri e propri dell'incertezza e sfiducia ancora in corso. Non solo riguardo al virus ma anche alle problematiche ambientali ed economiche di un sistema che non regge più, in mezzo alle strabilianti notizie quotidiane.
“Cervia è una città da sempre aperta agli artisti – dichiara il sindaco Massimo Medri -, e anche nel passato è stata meta amata da tanti intellettuali e uomini e donne di cultura. Per questa nostra vocazione abbiamo accolto con entusiasmo già l’anno scorso la proposta di realizzare la mostra “I Mille di Sgarbi” all’interno dei nostri splendidi Magazzini del Sale e ringraziamo Sgarbi e il suo staff per la disponibilità e per aver creduto in questa località. L’interesse del celebre critico d’arte per questa terra è già stato evidenziato dalla cronaca: più volte negli anni si è interessato alla nostra città, anche dal punto di vista sportivo e calcistico. Vittorio Sgarbi, cultore della bellezza, resta un nostro ospite gradito e ci auguriamo che questa collaborazione possa proseguire ed essere sempre più proficua, per la cultura di questa località e per la sua eterna bellezza che ben si sposa all’arte”.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 4 al 12 luglio, ogni giorno, con ingresso libero, dalle 19 a mezzanotte.
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