Castel Raniero, «La Musica nelle Aie» torna dal 10 al 12 maggio, con tre giorni di musica, natura e cultura

Romagna | 05 Maggio 2024 Cultura
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Federico Savini
«Nei giovani vedo interesse per la musica folk e per tutto il mondo che le gira attorno, dalla natura alle tradizioni, fino al dialetto, che pare stia quasi diventando di moda. Non solo i corsi di dialetto sono pieni di giovani, ma quasi tutti quelli che oggi aprono nuove attività usano un nome dialettale. Ai giovani manca la padronanza e una vera conoscenza tramandata su dialetto, musica popolare e tradizioni, ma forse proprio per questo, perché nessuno gli ha ‘imposto’ questa cultura, la trovano affascinante, desiderano scoprirla e recuperarla. E noi non possiamo che esserne contenti e, se possibile, accompagnare questa passione». Pietro «Quinzan» Bandini, in realtà, questo fermento giovanile nei confronti della cultura tradizionale, che a Faenza si vede più che altrove, lo accompagna da parecchio. E Musica nelle Aie è in assoluto l’appuntamento che nel corso dell’anno incarna il meglio del sapere tradizionale che si volge al nuovo e che può esprimere il nostro territorio.
La grande festa che inaugura la bella stagione nel faentino tornerà sulla collina di Castel Raniero da venerdì 10 a domenica 12 maggio, dopo anni complicati e con un programma che, come sempre, è vasto e interessante, e al quale conviene dare uno sguardo con qualche giorno d’anticipo. Anche perché, come prevedibile, i biglietti per il concerto che Vinicio Capossela terrà venerdì 10 alle 18 alla Colonia, sono andati subito esauriti. «Per un concerto non si utilizzava il prato della Colonia dai tempi di Rock Verde – ricorda Quinzan -, quindi questo concerto che si realizza grazie al progetto “Romagna in Fiore” del Ravenna Festival, e con in scena anche un amico come Don Antonio Gramentieri, è del tutto speciale, un vero regalo, che speriamo sarà di buon augurio per un’edizione che speriamo segni un festoso e ricco ritorno alla normalità».
La prima vera edizione post-Covid della festa è stata infatti quella del 2022, poi l’anno scorso l’annullamento (precauzionale, nessun danno) per l’alluvione. Quest’anno la strada sarà chiusa l traffico motorizzato dalle 10 di venerdì 10 e Musica nelle Aie partirà dal centro polivalente di Errano con il pranzo delle aie (su prenotazione al 348/3147196), mentre alle 15 in chiesa inaugurerà la mostra delle sculture in legno di Giorgio Palli, visitabile fino a domenica. In serata Quinzan suonerà prima di Capossela, inneggiando il motto di quest’anno, un tonante «Alzé la crèsta» che rimanda anche al galletto del fango che ha accompagnato Faenza nei giorni più duri dell’alluvione, e in serata si potrà cenare nello stand del campo sportivo e ballare poi con il concerto combat-folk dei Mé, Pék e Barba.
Da segnalare che, in un certo senso, la festa avrà un’anteprima nel pomeriggio di sabato 4 maggio, con la visita guidata della Pro Loco alla villa di San Prospero, rara a visitarsi, mentre l’11 e 12 maggio in mattinata si organizzano visite ai boschetti e per erbe eduli.
Sabato 11 sarà la giornata con le maggiori novità, fin dalle 5.30 del mattino con il suggestivo concerto di Rodolfo Santandrea (che si rim,anda da tre anni causa forza maggiore) nell’aia della contemplazione. Alle 11 l’area verde di Villa Agnesina verrà intitolata all’eroe della Liberazione John Henry Cound Brunt («poi verrà destinata sostanzialmente alle passeggiate e resterà insomma aperta al pubblico» precisa Quinzan) mentre nel primo pomeriggio sul prato della Colonia verrà prima presentato il libro di Mario Gamberini e Stefano Saviotti sulla storia delle alluvioni e dei ponti faentini, e poi Roberta Cappelletti terrà con Giordano Sangiorgi un incontro sul management musicale al femminile. La 44ª podistica partirà alle 16.30, in concomitanza con la chiusura al traffico, e alle 18 Robert Abzher suonerà il suggestivo corno delle alpi al punto panoramico di via Rinaldini.
A quell’ora partiranno punti di ristoro e stage di ballo su pizzica, danze cubane e africane rispettivamente al campo sportivo, alla Colonia e a Le Vernazze. «Abbiamo introdotto questo momento del ballo qualche anno fa e ha subito preso piede - commenta Quinzan -. Dà un grande senso di libertà e vediamo che ogni volta i ballerini esperti e i totali dilettanti si mescolano senza problemi. E poi si balla su musica suonata dal vivo!». Così come dal vivo si suonerà in serata. «Al campo ci saranno i Suonatori della Val Savena – spiega Quinzan -, per noi un evento perché insieme all’Uva Grisa del Riminese e ai “nostri” della Carampana, sono l’ensemble di musica folk antica del nostro territorio più fedele alle tradizioni. Tra l’altro nel gruppo suona Franco Benni, figlio del leggendario Melchiade. Alla Colonia suoneranno gli Interiorama, che mescolano il folk alla cumbia gettando uno sguardo sul futuro, mentre alle Vernazze ci saranno i Kissene Folk, vincitori del nostro concorso del 2022 con in formazione un musicista eclettico e creativo come Enrico Farnedi». E per chi non ne «avesse a basta», dalle 23 si ballerà al campo sportivo con la festa «Dai la mola!».
Domenica 12, dopo la messa e le escursioni, alle 11 tra chiesa e cimitero suonerà il Duo Silva di Aurelio Samorì con Domenico Banzola con «Una Belle Époque popolare», tra Romagna e Brasile del primo Novecento. Con la strada chiusa al traffico dalle 11, alle 14 partirà il Castel Raniero Folk Festival con 21 gruppi da tutta Italia a suonare nelle aie fino alle 18.30. «Quest’anno c’è stata una netta predominanza di proposte cantautorali fra i candidati – spiega Quinzan -, quindi ne ascolterete molti ma ne abbiamo dovuti lasciar fuori anche per dare spazio a più sfaccettature possibile della musica tradizionale, crediamo ben rappresentata anche quest’anno, e con quello sguardo al presente che poi è la chiave per mantenerla in salute anche in un futuro, in un mondo così diverso da quello che l’ha vista nascere».

Nota sui parcheggi: venerdì 10 non sarà utilizzabile quello della Graziola, forse anche domenica (meglio controllare i profili social di Musica nelle Aie). Parcheggi a Errano e Villa Rotonda, anche alla Graziola quando possibile con navetta gratuita dalle 18 a mezzanotte sabato 11 e dalle 11 a mezzanotte domenica 12.
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