Castel Bolognese, le eccellenze agroalimentari del «Canale dei mulini» si mettono in vendita

Romagna | 30 Giugno 2024 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - Non solo farina per il Mulino Scodellino di Castel Bolognese. L’idea è di quelle visionarie, ma concretamente realizzabili, tanto è che è stata anche fondata una Srl benefit per concretizzarla, che punta a promuovere, fare apprezzare e commercializzare il patrimonio agro alimentare ed enogatsronomico di questo territorio. Si sta parlando del progetto «slow» che nasce a Castel Bolognese grazie ad alcuni membri dell’associazione Amici del Mulino Scodellino che hanno pemnsato, negli ultimi anni, non solo di recuperare un patrimonio archiettonico e storico risalente al 1.400 d.C, ma anche e soprattutto il prodotto principe di questa attività: la farina. «Questo canale – sottolinea una delle ideatrici dello sviluppo del progetto, Rosanna Pasi – attraversa il territorio che dal Parco della Vena del Gesso arriva fino al Parco del Delta del Po. Qui, lungo questo habitat naturale, sociale e culturale ricco di eccellenze, non mancano nemmeno peculiarità legate alla tradizione colutrale e agroalimentare». Per questo «dal 2016 - continua Pasi - quando durante le Giornate di Primavera del Fai Gianluca Zoli ha organizzato una due giorni in quello che il secondo mulino ancora presnete nel territorio attraversato da questa via d’acqua, l’altro è a Fusignano ma non in funzione, è nata l’idea di provare a valorizzare e rcuperare non solo la struttura ma anche l’attività. Da qui grazie al fondamentale aiuto di Walter Naldoni, dell’omonimo mulino di Faenza, l’idea ha trovato corpo e nel 2018, dopo importanti interventi tecnici e architettonici, l’attività di molitura del grano è iniziata. Da allora si producono sacchetti di farina a logo Molino Scodellino da un chilogrammo. «Questa farina - ci tiene a rimarcare Pasi - è di assoluta qualità. In primis si tratta di un prodotto non processato, naturale, semi integrale e quindi molto equilibrato e salutare dal punto di vista nutrizionale. Il prodotto, seguito passo passo dal mulino naldoni, parte da una materia prima assolutamente a chilometro zero visto che si tratta di frumento romagnolo al 100%». Ed è proprio da qui, dal fatto che territorialità, qualità, identità si possono riassumere in esperienze di gusto che nasce un’idea ancora più visionaria. «Abbiamo iniziato - illustra l’ideatrice castellana - con la realizzazione di sacchetti a firma del Mulino da vendere durante il Natale ma poi abbiamo alzato e allargato lo sguardo. Visto che il territorio offre eccellenze artigianali di assoluto valore riconosciuto abbiamo cercato di coinvolgere diverse aziende e realtà che operano lungo questo asse naturalistico del canale. Siamo arrivati - rimarca Pasi - a una decina di aziende e persone che hanno deciso di accompagnare questa sfida iniziando non solo ad autilizzare la farina del Mulino per realizzare prodotti legati alla panificazione, alla pasta, abbiamo anche inventato un formato particolare chiamato Scodellini e alla pasticecria secca, come grissini e biscotti, ma anche a partecipare con loro produzioni tipiche ad allestire una vetrina, dalla quale si può acqusitare direttamente in loco, con tutta una variegata serie di altri prodotti». Dalle marmellate al miele passando per il vino per l’olio extravergine, rigorosamente realizzato a Brisighella, fino ad arrivare a sottaceti e sottolio oggi il visitatore del Mulino castellano non potrà effettuare un tuffo nella storia passata del mondo dei mugnai, ma potrà portarsi a casa anche prodotti intimamente legati qa questo territorio. «Non ci fermiamo qui - aggiunge Pasi - visto che assieme ad alcuni amici imprenditori abbiamo deciso di iniziare un percorso più virtuoso legato alla vendita, in italia e non solo, di quetse eccellenze della cultura e coltura di questa parte di Romagna. Un progetto che è appena iniziato ma che ha già potenzialità e velleità molto concrete e importanti di sviluppo. Noi ci crediamo - conclude Pasi - perché il patrimonio coltural-economico di questa parte di Romagna non solo non deve essere disperso ma deve, anche e soprattutto, trovare consenso e apprezzamento sempre maggiore».
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