Castel Bolognese, in due ore la vita di Angelo Minarini
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Si chiama Angelo Minarini: una vita in due il nuovo docufilm di Francesco Minarini, che di Angelo è figlio ed erede per più d’un verso, e che sarà proiettato martedì 16 alle 21 al cinema Moderno di Castel Bolognese. «Negli anni ho realizzato tanti video-racconti su persone di Castel Bolognese – racconta Francesco Minarini -, e in particolare sul tema della guerra. Quasi non avevo pensato che anche mio padre Angelo aveva molto da raccontare di quegli anni e così credo sia stato giusto intervistare anche lui e inframezzare le sue parole con foto e documenti d’epoca».
Classe 1933, Angelo Minarini, è stato praticamente un pioniere della fotografia a Castel Bolognese, con una licenza professionale ottenuta al principio degli anni ’50 e l’apertura della bottega nel 1963, in via Garavini; un’attività che in quasi 70 anni ha servito tre diverse generazioni di castellani.
«Quella parte della vita di mio padre è raccontata nel finale del film – spiega Francesco Minarini -. Il racconto di Angelo parte da sua nonna, nata nel 1887, e poi della nascita della famiglia, con un grande focus sulla guerra e il passaggio del fronte a Castel Bolognese per quattro mesi. E in quel periodo tutti dovettero letteralmente mettersi in salvo».
A Francesco Minarini è poi inevitabile chiedere anche della ripartenza del cinema Moderno, che «sta andando meglio di prima – dice -, sicuramente per via della sensibilizzazione e dell’ottima campagna di Crowndfunding, che ha coinvolto centinaia di persone fino ad essere premiata dalla piattaforma Ideaginger, ma io credo che questo aumento di pubblico e di volontari abbia a che fare anche con la voglia che hanno tante persone di uscire di casa e incontrare gente. E il cinema è sempre, ed è sempre stato, un luogo ideale per questo».