Castel Bolognese e Solarolo escono pesantemente colpiti dall’alluvione con milioni di euro di danni
Riccardo Isola - Anche il territorio di pianura della Romagna faentina ha subito lo schiaffo dell’acqua e del fango. A Castel Bolognese e Solarolo i fiumi hanno rotto o travalicato gli argini allagando il territorio per centinaia e centinaia di metri quadrati di superficie. Dal patrimonio pubblico, sia viario che di servizio, a quello privato, domestico o produttivo e commerciale, praticamente nulla è stato risparmiato.
CASTELLO IN GINOCCHIO
La città sulla via Emilia, per due volte, ha subito le conseguenze, disastrose, dell’alluvione. Prima il 3 e poi il 16 maggio scorso. Si parla di danni non ancora calcolati, ma per qualcuno potrebbero essere quasi, e per eccesso, incalcolabili. Lo conferma a suo modo, pur esprimendo comunque ottimismo e fiducia, lo stesso sindaco Luca Della Godenza. «Dobbiamo credere che rialzarsi non solo è necessario ma possibile e fattibile. Infatti entro breve realizzeremo una commissione dedicata alla ricostruzione proprio per iniziare a progettare concretamente le cose prioritarie da mettere in campo. E’ vero che il 70% del territorio è finito sott’acqua. E’ vero che ci sono danni per decine e decine di milioni di euro solo al patrimonio pubblico. E’ vero anche - prosegue Della Godenza - che anche e sorattutto i cittadini hanno danni enormi alle proprie abitazioni, attività commerciali e artigianali. Per questo dobbiamo fare presto nell’avere la certezza, non solo del commissario, ma anche e soprattutto delle risorse da Regione e soprattutto dallo Stato». Scuole, palestre, cinema, teatro e lo stesso municipio hanno avuto danni rilevantissimi a impianti e strutture. «Il teatrino del Vecchio mercato di fatto lo abbiamo perso. Ma danni si sono avuti un po’ in tutte le nostre strutture, di fatto - rimarca il primo cittadino - su cinque plessi scolastici quattro sono fortemente danneggiati». Infine la questione Senio. «Qui serve assolutamente uno sforzo che da monte arrivi fino alla foce. Tutto il tratto che attraversa e supera la città ha bisogno di interventi di manutenzione radicali. Stessa cosa vale per la viabilità pesantemente colpita dalle ondate di maltempo».
SOLAROLO DANNI PER 8,5 MILIONI
Anche il territorio di Solarolo non è uscito indenne dall’alluvione di maggio. Di fatto «quasi l’intero abitato - spiega il sindaco Stefano Briccolani - è finito sotto un metro e mezzo di acqua e fango. Ancora oggi abbiamo circa 200 persone sfollate, danni per circa 8,5 milioni di euro, son scuole e strutture pubbliche, campi e attività produttive seriamente colpite e compromesse». Anche il primo cittadino solarolese, come del resto tutti i colleghi dei comuni colpiti dall’alluvione chiede che «si faccia presto a trovare non solo il commissario ma anche e soprattutto la copertura finanziaria per realizzare gli interventi di messa in sicurezza, ripristino e quindi ripartenza dei territorio. Non potremmo andare avanti all’infinito con la somma urgenza senza coperture finanziarie adeguate».