Castel Bolognese, al via il cantiere della variante alla via Emilia, 3 anni di lavori, progetto pronto nella primavera 2027

Presentato ufficialmente il cantiere per la variante alla Ss.9 via Emilia, meglio nota come circonvallazione di Castel Bolognese. Alla presenza del vice ministro Galeazzo Bignami, dell'assessore regionale ai trasporti e infrastrutture Andrea Corsini, oltre ai tecnici dell'Anas e al sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza il tanto atteso inizio dei lavori per una delle infrastrutture più importanti degli ultimi decenni è finalmente arrivato.
Lavori che dall'inizio del prossimo anno e per un totale di 1.104 giorni (praticamente tre anni) vedranno una spesa complessiva di 80 milioni di euro, di cui quasi 56 milioni per opere vere e proprie.
Stante a quanto si vede dal progetto questo prevede la realizzazione di una nuova variante lato nord, strada secondaria extraurbana, alla via Emilia di quasi 4 chilometri con una piattaforma stradale delimitata lateralmente, dove previste, da barriere anti rumore. Il tutto sarà compreso tra qualche decina di metri prima dell’innesto a est nell’incrocio della via Emilia con via Casanola e la intersezione con l’attuale via Emilia con la Provinciale Borello a ovest.
Il percorso dell'asse viario, quello che corre parallelo alla «vecchia» via Emilia, sarrà attraverato da altri 3,3 chilometri di strade che permetteranno di raggiungere i diversi fondi agricoli intervallati dall'infrastruttura, oltre alla presenza di una immissione dall'attuale zona industriale in direzione Faenza.
La nuova strada avrà origine da una rotatoria posta su via Casanova, si svilupperà poi per un tratto sulla medesima strada per poi incontrare un’altra rotatoria all’intersezione con via Zanetti – via Parini fino a sovrapassare la ferrovia Bologna-Otranto. Successivamente si arriva in una terza rotatoria da cui si stacca il ramo di nuova costruzione dell’intervento.
Questo procede verso nord-ovest sovrappassando la ferrovia e poi, il Canale dei Mulini e la Provinciale 10. Affrontata una ulteriore rotatoria, si procede a raso sovrappassando solamente il rio Fantino giungendo quindi sulla rotatoria di intersezione con la Provinciale 47 che, passa sotto nuovamente la ferrovia e ritorna, con sulla rotatoria esistente lungo la via Emilia all’altezza della Cerdomus.
Il tracciato risulta in parte coincidente con assi stradali di viabilità minore esistente, mentre per la parte restante si sviluppa in variante alla vecchia sede.