Castel Bolognese, a settembre Le Cupole riapriranno, ingenti però i danni subiti e le spese per rimettere a posto la discoteca

Riccardo Isola - Dopo 53 anni di storia del divertimento in salsa romagnola e non solo, dopo aver attraversato un periodo d’austerity (1973), una pandemia (2021-2022) adesso ci si è pure messa un alluvione. Parliamo de «Le Cupole», storica discoteca affacciata sulla via Emilia a Castel Bolognese», che nonostante gli ingenti danni non molla. Colpito ma non affondata dalle piogge e dalle esondazioni del Senio (la prima il 3 maggio la seconda il 17 maggio), il locale presente dal 1970 a rinfrescare e animare le notte della Romagna faentina riaprirà. Lo conferma il proprietario, Paolo Malucelli, che dal 1989 ha preso le redini del locale realizzato dal padre. «Abbiamo bisogno di più tempo - conferma - perché le cinque piste interne, stiamo parlando di circa 2.500 metri quadrati, e le quattro piste esterne hanno avuto seri danni soprattutto dalla seconda alluvione di metà maggio. Nella prima, per fortuna, i danni sono stati talmente limitati che quattro giorni dopo eravamo già pronti per ospitare le serate danzanti. poi il disastro. Oltre alla parte storica del coperto delle Cupole e dell’area estiva, non dobbiamo dimenticaree - prosegue il titolare - dell’area del parcheggio esterno che è di fatto completamente da rifare. L’asfalto è distrutto praticamente ovunque con buche sparse un po’ ovunque». Si parla per ora solo di stime ma si viaggiosugli oltre 400mila euro di danni da dover sborsare per far ritornare «all’antico splendore» questo monumento al divertimento romagnolo. «Basti pensare – ci tiene a rimarcare il proprietario – che solo per riasfaltare il parcheggio ne serviranno oltre 200mila euro». Fango, acqua e detriti «sono entrati nel locale danneggiando diversi ambiti della struttura. Da lineleum a pavimento alle tecnologie ad uso bar fino ad arrivare agli impianti di servizio - conferma Malucelli -. Un disastro che se tutto va bene ci porterà a dover pagare un conto di circa 400mila euro per riornare ad aprire. Ma di sicuro apriremo. Stiamo lavorando - prosegue il gestore - con i lavori di ripristino delle sale, al necessario riacquisto delle poltrone e dei tavoli danneggiati, l’ondata di piena ne ha fatti arrivare anche nei campi vicini alla struttura, con i tempi lenti. Ci sono tantissime situazioni di disagio nel territorio colpito e per questo non è semplice, facile e immediato trovare artigiani e ditte che possano avere tempo, tanto, per interventi come quelli necessari per il ripristino del locale». Le Cupole, al di là della storia, sono un’azienda vera e propria. Decine e decine di artisti ne calcano i palchi duranti tutto l’anno ma anche e soprattuto decine e decine sono le persone che traggono stipendio e sostentamento da questa attività. «Se in estate - spiega Malucelli - quando abbiamo aperte le quattro piste esterne abbiamo una ventina di persone nello staff, in inverno queste arrivano a essere anche trenta. Dopo i ruttissimi anni del Covid, che ci hanno visti chiusi per 13 mesi di fila, adesso è arivato un nuovo stop imposto. Questo però - ci tiemne a sottolienare il gestore - non solo porta a non avere incassi , ma e soprattutto, ci porta a esborsi economico-finanziari ingenti e importanti». per questo malucelli chiede «seppur difficilmente potranno essere il 100% almeno che ristori e aiuti arrivino con una certa tempestività». Di una cosa però Malucelli è certo. «Sono ottimista di natura - rimarca - anche perché se non lo fossi dopo tutto quello che è accaduto in questi ultimi tre anni non so se sarebbe possibile intraprendere di nuovo questa splendida, storica e personalissima avventura. Ma ce la faremo!»