Casola Valsenio, si rifiuta di mettere la mascherina sul bus e aggredisce quattro persone
Nel pomeriggio del 3 agosto, a Casola Valsenio, un uomo, visibilmente ubriaco, voleva salire su un bus e pretendeva di non indossare la mascherina quindi s'è scagliato contro chi voleva farlo desistere. Ha iniziato a picchiare l'autista, poi il farmacista di Casola con pugni e calci stendendolo a terra e fratturandogli sette costole, un carabiniere della locale stazione, intervenuto in soccorso dell'anziano farmacista non è riuscito a bloccarlo, poi l'aggressore s'è avventato su un operaio che cercava di dare un mano e gli ha dato un morso ad una mano. Solo dopo diverso tempo i militari giunti in soccorso del collega l'hanno immobilizzato. "Si è verificato un vergognoso e intollerabile episodio di violenza - ha spiegato sui social il primo cittadino di Casola, Giorgio Sagrini. La reazione scomposta di questo individuo - italiano e non straniero, non sbarcato da un barcone, come qualche seminatore di menzogne e di odio sta raccontando - si è tradotta nella violenta aggressione contro chi tentava di fermarlo. Esprimo piena solidarietà agli autisti, al ragazzo morso al pollice, al nostro farmacista Luca Agnetti - pesantemente colpito - a tutti coloro che sono intervenuti per senso civico e di responsabilità, alle forze dell'ordine. D'intesa con le forze dell'ordine, sarà nostra cura, per quanto possibile e ammesso, fornire alla cittadinanza ogni ulteriore ragguaglio e informazione sull'accaduto. Chiunque si renda responsabile, italiano o straniero che sia, di atti così gravi, di atti di aggressione che minano la sicurezza di una comunità come la nostra, immune da simili episodi, deve renderne conto alla giustizia, senza se e senza ma. Si tratta di uno squilibrato. Chi, di fronte a un simile episodio, non sa far altro che parlare di barconi e di chi sbarca dai barconi, o è disonesto o è in malafede"