Casola Valsenio, per il nuovo campo sportivo entro l’estate del 2020 l’affidamento dei lavori

Riccardo Isola - Ci siamo, adesso il cronoprogramma per la realizzazione del nuovo campo sportivo di Casola Valsenio è stato presentato ufficialmente ed è definitivo. Dopo cinque anni dal disastro, era il 25 febbraio 2015 alle 9 del mattino quando una fetta dell’Enea Nannini si adagiò sul letto del Senio, adesso finalmente i giovani atleti casolani potranno sperare concretamente di finire il nomadismo sportivo in giro per l’alta Romagna, riottenendo un manto verde dove poter prendere a calci l’amata sfera. Un iter autorizzativo, progettuale e di reperimento risorse difficile e tortuoso ma che finalmente oggi ha trovato la quadratura del cerchio. Non sono mancati improvvisi stop e ripensamenti, soprattutto sulle aree ipotizzate come possibili sedi, inizialmente ne erano state individuate tre: quella del «Cardello», ma presentava come punto di debolezza il fatto che l’area è vincolata dalla Soprintendenza, la «Furina», poi risultata quella definitiva, e «Pagnano», posta nella zona ovest del paese ma che presentava come punto di debolezza il fatto di essere più distante dal centro del paese oltre ad avere evidenziato criticità idrologico-orografiche. Durante l’ultima seduta consiliare, infatti, è stato illustrato lo stato dell’iter progettuale, amministrativo e urbanistico per la ricostruzione del campo sportivo. L’assessore ai Lavori pubblici e all’urbanistica, Maurizio Nati, ha ripercorso i complessi passaggi dal 2016 ad oggi, fino all’approvazione del progetto da parte del Coni per un importo totale di circa 1,3 milioni di euro. 

COSA VERRA’ REALIZZATO SUBITO
Nell’area della «Furina», zona trovata come la più idonea per la creazione dell’area sportiva, sorgerà il campo da calcio a 11, con dimensioni di 100 per 54 metri con impianto di illuminazione dotato di quattro torri faro, una tribuna coperta con capienza massima di 96 spettatori anche se «stiamo pensando - afferma l’assessore Nati - la larghezza del campo di gioco vorremmo portarla a 56,4 metri adeguando il campo anche alle categorie Promozione ed Eccellenza». E ancora verrà realizzato un campo da calcio a 5, la palazzina spogliatoio, con locali arbitri, una palazzina per servizi, dove sorgerà anche la sede dell’associazione calcio, infermeria, locale magazzino e servizi igienici per il pubblico e infine il parcheggio per giocatori e spettatori.

IL SECONDO STRALCIO
A seguito del primo intervento, quello più importante descritto sopra, l’iter realizzativo, delle opere comunque già progettate, permetterà di realizzare il completamento del nuovo impianto sportivo con un investimento di circa  350.000 e comprende le seguenti opere: 4 torri faro, seconda palazzina servizi, con ubicazione servizi per il pubblico, sede società sportiva, infermeria, magazzino attrezzi per la manutenzione del campo (questi servizi nel primo stralcio saranno ubicati provvisoriamente nei locali destinati a spogliatoio per il calcio a 5), campo a 5, asfaltatura parcheggio giocatori/spettatori.

IL CRONOPROGRAMMA
Per quanto riguarda gli step futuri, al di là delle questioni meramente burocratico amministrative, che saranno comunque tante, i punti salienti prevedono per il 20 dicembre 2019 l’inizio delle determinazioni degli espropri dei terreni necessari che diventeranno operativi dal metà luglio 2020. Prima, attorno a maggio, saranno disponibili gli elenchi, con relativi indennizzi, degli espropri. Da qui si potrà quindi procedere alla parte final-operativa vera e propria che prevede la selezione delle ditte e la successiva gara per l’affidamento dei lavori a fine estate 2020. Sulla data di conclusione è presumibile che serviranno un paio di anni. «E’ una nostra ferma volontà e soprattutto un obiettivo strategico – sottolinea l’assessore Nati - operare per reperire le risorse che, secondo i diversi step programmati, permettano la successiva realizzazione di tutte le opere previste nel progetto generale, la prima delle quali sono le torri faro per l’illuminazione notturna del campo di gioco dando così un’impostazione definitiva all’impianto sportivo. In conclusione, tenendo conto delle norme che disciplinano gli enti locali, considerata l’attività svolta e gli atti formalizzati, si devono ritenere sussistenti le condizioni perché il percorso amministrativo che è stato intrapreso  anche grazie all’Unione della Romagna faentina, sia conforme alle indicazioni e alle scadenze temporali impartite dalla competente sezione regionale del Coni per cui potremmo aver il nostro nuovo campo sportivo»