Casola Valsenio, l’estate del Teatro del Drago fra narrazioni, musica, fuoco e Stephen King
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«Non era scontato avere un’edizione 2021 di Casola è una Favole. Parliamo di un progetto culturale radicato in un piccolo territorio, che concerta meno di due mesi un numero di eventi che alle spalle hanno una lunga preparazioni e laboratori che durano mesi e coinvolgono cittadini di Casola e non solo. Ma saltare un’edizione, pur nelle comprensibili difficoltà dell’annata in corso, avrebbe comportato il rischio di non ripartire più. Ed è per questo che ci saremo ancora, con un calendario degno del passato». Roberta Colombo del Teatro del Drago fa bene a rivendicare la tenacia con la quale anche quest’anno è nato un cartellone per «Casola è una favola», peculiare festival diffuso che attraversa le bellezze della nostra collina attraverso il filo conduttore della narrazione.
Che a sua volta, anche quest’anno, seguirà diversi filoni tematici. Tornano i cicli di Cristiano Cavina, che quest’anno ha dedicato «Kinghiana» a Stephen King, che dopo tanti anni è finalmente stato riconosciuto quale uno dei massimi scrittori viventi, ben oltre la fama dell’autore di genere che lo ha accompagnato per decenni. Al Cardello - spazio di recente restituito in toto alla comunità, e infatti lasciato anche alle visite guidate - Cavina sarà protagonista di tre serate dedicate ad altrettanti racconti «minori» di King, per scoprirne inedite sfaccettature (il 16, 23 e 30 luglio).
Per quanto attiene alle Notte delle Favole - in programma il 31 luglio -, venti persone dal faentino e dalla Bassa Romagna hanno partecipato ai corsi per narratori e circa una quindicina di loro parteciperanno alla notte dei racconti nei cortili, gestiti in modalità Covid. «Il fuoco è stato il concept di quest’anno - spiega Roberta Colombo -. Fra Dante, la passione amorosa e la facoltà purificatorie, fra Shakesperare e Cecco Angiolieri, abbiamo lavorato sul fuoco per mesi, a distanza e in presenza, e sono nate storie che verranno lette quella notte, con l’ausilio di professionisti come il partenopeo Fioravante Rea, la piemontese Ombretta Zaglio e Abderrahim Abdul El Hadiri, di origine marocchina e depositario di una tradizione di racconto grottesco davvero peculiare».
Inoltre, Casola è una Favola prevede sue serate di teatro di figura, con i Pupi di Stac e il Teatro del Drago/Famiglia Monticelli, la processione notturna «R-esistenti» dal Giardino delle Erbe, in dedica alle piante capaci di resistere al fuoco («come gli artisti alla pandemia», spiega Roberta Colombo), due eventi musicali con l’Anpi a Monte Battaglia, tra cui uno all’alba, due serate musicali a cura di Monia Visani, il 18 e 25 luglio (in quest’ultima data ci sarà il tradizionale «concerto luoghi nella storia»), mentre il 17 luglio la Proloco proporrà il nuovo «Festival del suono buono», una vera e propria festa di comunità.