Casola, torna il 9-10 e 16-17 ottobre la Festa dei Frutti dimenticati, quell’Appennino gustoso e ritrovato

Romagna | 08 Ottobre 2021 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - I protagonisti saranno loro, i frutti freschi e lavorati, caratteristici dell’Appennino Tosco Romagnolo. Stiamo parlando delle nespole, giuggiole, delle noci e delle castagne, delle varie tipologie di piccole mele (cotogne, della rosa, ) delle cotogne e delle azzurole solo per citarne alcune. Sono quelle che Casola Valsenio, trent’anni fa, ha deciso di riportare all’attenzione del grande pubblico attraverso una vera e propria festa in cui le aziende agricole, gli agriturismo e i piccoli poriduttori del territorio coltivavano o comunque custodivano tra aie e boschi vicinali. Un ritorno sui banchi di piazza che anno dopo anno ha conquistato visibilità e attenzione sempre crescenti fino ad arrivare a essere un evento di caratura nazionale con migliaia di persone rmettersi in viaggio da ogni parte d’Italia per tornare ad assporare o misurarsi per la prima volta con questi particolari, poungenti, inediti sapori. Dopo uno stop imposto dalla pandemia, quest’anno la Pro loco, associazione che assieme all’amministrazione comunale organizza l’evento, hanno deciso di tentare a riproporre la manifestazione. Le date scelte sono quelle dei due week-end di sabato 9 e domenica 10 e sabato 16 e domenica 17 ottobre.

PICCOLE GEME DELLA MEMORIA
Come si diceva protegoniste sono le nespole, corbezzoli, azzeruole, giuggiole, pere volpine, volpone e broccoline, more e scipione, e poi mele rosa, abbondanza, cotogne, rugginose, annurche, durello e gelate. Sono frutti che da decenni stanno tornando a incuriosire i consumatori grazie alle loro particolari caratteristiche organolettiche. Frutti della memoria che tornano in auge attraverso anche abbinamenti nuovi in tavola attraverso ricercate contaminazioni di gusto create dagli chef e dai cuichi del territorio. Oggi oltre ai frutti sono acquistabili le piante che offrono la possibilità di poter raccogliere direttamente i loro frutti nel proprio orto o giardino. Sono piante che un tempo si trovavano presso le case coloniche o sparse nei campi. Piante che producevano frutti consumati al momento o conservati nei solai per l’inverno. Prodotti che sono stati spazzati via nell’ultimo dopoguerra dall’affermarsi di un consumo di massa e dimenticati dagli stessi contadini perché ricordavano i tempi della fame e della fatica.

LA FESTA 
Spettacoli, mostre, degustazioni, laboratori per bambini, stand gastronomici e soprattutto il grande mercato dei contadini sono alcune delle possibili offerte che si potranno trovare nel centro di casola Valsenio durante la festa. Protagonista della Festa sarà anche il Marrone di Casola, che si potrà acquistare direttamente dagli stessi produttori, appena colto dal castagneto, in un autentico percorso kilometro zero difficilmente replicabile in altri luoghi o manifestazioni. Questo perché il rigido regolamento della Festa prevede la partecipazione esclusivamente di produttori locali e permette l’esposizione sui banchi solamente di varietà antiche e autoctone, coltivate nel territorio e spesso e volentieri raccolte dagli alberi poco prima dell’evento. Particolare attenzione è dedicata agli intrattenimenti dedicati ai bambini, con laboratori di piccola falegnameria, preparazione di biscotti, attività ludiche di svariato genere e numerosi artisti di strada e musicisti provenienti da tutta Italia. La manifestazione è programmata nel pieno rispetto delle normative vigenti per il contenimento Covid-19.

DEGUSTAZIONI GUIDATE
Su prenotazione (0546/73033 o proloco.casolavalsenio@gmail.com) ci si potrà immergere nelle particolari sfumature di gusto di questi frutti attraverso degustazioni guidate. Si parte il sabato alle 16 con l’appuntmaneto dedicato a “Profumi, sapori e segreti dei frutti dimenticati”. Un viaggio alla scoperta dei segreti delle varietà di frutta perdute. Il giornalista e scrittore casolano Beppe Sangiorgi, guiderà i partecipanti in una degustazione di numerosi frutti, accompagnato da Roberto Rinaldi Ceroni, agronomo e grande conoscitore dei Frutti dimenticati. Nelle domeniche di festa spazio ai vitigni dimenticati, a partire dalle 15.30, con la degustazione di vini creati da vitigni dimenticati e canzoni d’autore. Un’inconsueta degustazione di vini eccezionali accopagnati dalla voce e dalla chitarra del musicista casolano Luca “Lisca” Geminiani, che sposerà vino e musica in un momento di estasi assoluta.

TREKKING ED ESCURSIONI
Per gli appassionati di trekking domenica 10 e 17 ottobre alle 8.30 si potrà partecipare all’escursione alla Grotta della Tanaccia. Le grotte del Parco regionale della Vena del Gesso sono un mondo buio e nascosto ma straordinario. Un alternarsi di corsi d’acqua, gallerie, sale, pozzi e cunicoli con diffusa presenza di concrezioni, erosioni, e riempimenti unici nel loro genere. La Tanaccia di Brisighella, una tra le più belle e conosciute grotte dell’intera Vena del Gesso romagnola, presenta un percorso ipogeo con ambienti suggestivi arricchiti da interessanti fenomeni carsici. L’associazione Speleopolis e le Guide Sspeleologiche del Parco accompagneranno i visitatori in questo splendido viaggio. Escursione facile, adatta anche ai bambini. Il parco fornirà caschi e luci, consigliato abbigliamento idoneo e scarpe da trekking. Rientro a Casola per l’ora di pranzo. Costo a persona di 20 euro, comprensivo di assicurazione. Prenotazione obbligatoria. Domenica 17 ottobre alle 8.30 il gruppo trekking “Nasturzio” Riolo Terme e Cai di Faenza permetterà di effettuare un’immersione nella natura e nei boschi casolani alla riscoperta di frutti antichi, aneddoti e curiosità su luoghi, fatti e persone terranno compagnia in questa suggestiva camminata. Costo 4 euro. Eventi numero limitato e prenotazione al numero 0546/73033 o tramite mail a proloco.casolavalsenio@gmail.com.
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