Casola, eletto il nuovo baby sindaco, Alessio Malavolti, del Consiglio comunale dei ragazzi

Proseguono le attività per promuovere la partecipazione sociale alla vita quotidiana della propria comunità. Da diversi anni, anche Casola Valsenio punta sulle giovani generazioni promuovendo l’attivismo e la partecipazione già dalle scuole. Si tratta, nello specifico, della creazione del cosiddetto Consiglio Comunale dei ragazzi. Per quest’anno, nella mattinata di sabato 16 novembre, all’interno del plesso scolastico che ospita le scuole medie, si sono così tenute le elezioni del sindaco e del Consiglio comunale dei ragazzi. Hanno partecipato al voto 63 alunni e alunne sui 65 aventi diritto al voto (due alunni risultavano assenti).
Nell’occasione è stato eletto come sindaco del nuovo Consiglio comunale dei ragazzi Alessio Malavolti, frequentante la classe prima, che ha ottenuto 45 voti. Vice sindaco è stata nominata Sara Cavina, della classe II. Sono stati eletti inoltre i seguenti consiglieri: Agata Giannelli (classe I), Davide Campoli (classe I), Diego Bianchi (classe I), Riccardo Baldassarri (classe II), Youssef Jalil (classe II), Emanuele Malavolti (classe I), Iris Montefiori (classe II) e Giulio Amir Nannini (classe I). L’insediamento ufficiale del nuovo Consiglio, che rimarrà in carica per la durata dell’anno scolastico 2019/2020, avverrà in apertura della seduta del Consiglio comunale, convocato nella serata di martedì 26 novembre, alle ore 20.30 nella sala consigliare del Municipio.
Il Consiglio comunale dei ragazzi, come indicato all’art. 1 del regolamento istitutivo educa «i ragazzi a una cittadinanza attiva e consapevole e a maturare il senso di appartenenza al proprio paese». Lo stesso regolamento stabilisce che «tale organismo ha funzioni propositive e consultive da manifestare tramite pareri o richieste di informazione nei confronti del Consiglio comunale della città, su temi e problemi che riguardano la complessiva attività amministrativa di Casola Valsenio, nonché le varie esigenze ed istanze che provengono dal mondo giovanile o dai cittadini in genere».