Sandro Bassi - «Entro fine ottobre partiranno i lavori per dotare Casola, nello spazio temporale di un anno, del nuovo campo sportivo».
La notizia l’ha data il sindaco, Giorgio Sagrini, affiancato dall’assessore ai lavori pubblici Maurizio Nati e dall’ingegnere dell’Unione dei Comuni Patrizia Barchi: tutti e tre hanno seguito passo passo un percorso non facile e durato sei anni, tanti quanti sono passati dalla frana che fece precipitare nel Senio il «vecchio» (risaliva ai primi anni Novanta) stadio.
«La ricerca del sito ove edificare quello nuovo è stata tutt’altro che facile - precisa l’assessore Maurizio Nati - per una serie di ragioni prima fra le quali la mancanza, a Casola, di terreni pianeggianti. Diciamo che l’unico sarebbe stato a valle del paese nei pressi del Cimitero, ma gravato da un vincolo paesaggistico da parte del Ministero dei Beni Culturali. Allora, dopo lunghe ricerche, abbiamo individuato un’area a sinistra della provinciale “del Prugno” andando verso Fontanelice, poco prima del Giardino Officinale».
Si tratta del podere Furina (nome ufficiale da catasto anche se i casolani, tradizionalmente, lo pronunciano con doppia i), che vede al centro ancora l’omonima casa colonica la quale ovviamente dovrà essere abbattuta.
«L’impianto sportivo si estenderà su quasi due ettari - spiega l’ingegner Patrizia Barchi - perché oltre al campo da calcio ci sarà una tribuna scoperta con 96 posti, un edificio con spogliatoi, bagni e vani di servizio, un campetto per allenamenti dotato di tappeto verde artificiale e infine un parcheggio per una cinquantina di macchine. Il tutto avrà un costo di 917mila euro più Iva, in parte coperti dal Ministero dello Sport attraverso il Coni e in parte dalla Regione perché il campo sportivo fungerà anche da “area di ammassamento” in casi di emergenza come richiesto dalla Protezione Civile. Ad aggiudicarsi l’appalto, molto rigoroso, è stata la “Icores” di Portici di Napoli, con la quale poi abbiamo concordato successive migliorìe per ridurre i costi e l’impatto visivo ed ambientale».
Quest’ultima precisazione riguarda una serie di accorgimenti sul contenimento energetico - riscaldamento dell’edificio a pavimento e con pannelli fotovoltaici, riciclaggio dell’acqua dalle caditoie per annaffiare il campo sportivo stesso, uso nel parcheggio dei «cubetti autobloccanti» che lasciano l’erba fra gli elementi e piantumazione finale di essenze arboree autoctone e di lavanda per mimetizzare il tutto, «accorgimento molto utile - precisa il sindaco - perché di fatto il parcheggio verrà utilizzato anche dai visitatori del Giardino Officinale, finora sprovvisto di tale servizio. Infine è mio dovere citare la “Nuova Casola Asd” (sta per Associazione sportiva dilettantistica, ndr) che con il proprio volontariato gestirà l’impianto e con la quale abbiamo concordato diverse parti della progettazione».