Campus di Ravenna, cominciata la protesta degli studenti pro Palestina
![campus-di-ravenna-cominciata-la-protesta-degli-studenti-pro-palestina](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1716472849_protesta-studenti-univ-rav-palestina.jpeg&w=420&h=248)
In seguito alla delibera del senato accademico del 21 maggio e all’incontro pubblico con la
governance del Campus di Ravenna, che ha sottoscritto la direzione dell’Ateneo, come studentx
Unibo del campus, abbiamo deciso di occupare la sede di Ingegneria in Via Tombesi dall’Ova 55,
supportando le mobilitazioni di questi mesi e delle ultime settimane. A Bologna, l’Ateneo ha approvato soltanto parzialmente i punti della mozione presentata dallx
studentx, mantenendo una posizione vaga e soprattutto non prendendo in considerazione i punti più
fondamentali, come la revisione degli accordi con la NATO, la Marina Militare e Leonardo Spa. Gli
ulteriori punti sono stati accorpati nell’impegno di rafforzare il regolamento dell’Ateneo riguardo gli
eventuali rischi del dual use.
Anche nel campus di Ravenna ci stiamo mobilitando per fare pressione alla governance centrale di
Ateneo, per recidere ogni accordo con lo Stato di Israele e l'industria della guerra. A maggior ragione,
dopo le risposte insufficienti dell'ultimo senato accademico, abbiamo ritenuto necessario rispondere
con la mobilitazione. Il nostro campus poi, è direttamente coinvolto anche in accordi con ENI e
SNAM, non solo industrie inquinanti ma anche responsabili del genocidio in corso. A Ravenna, il
Presidente di Campus ha portato avanti la stessa politica, affermando di non potersi discostare dalla
posizione dell’Ateneo e suggerendo di presentare in consiglio una mozione a riguardo.
Da un paio di mesi ci stiamo mobilitando anche nelle sedi universitarie del Campus ravennate per
portare avanti le richieste dellx colleghx di Bologna e ribadire le nostre:
- Una presa di posizione dell’università rispetto ad un cessate il fuoco immediato e contro il
genocidio che sta subendo il popolo Palestinese
- Cessazione di ogni accordo con entità Israeliane
- Cessazione di ogni accordo con le industrie della guerra, a partire da Leonardo S.p.a e la
fondazione Med-Or
- Cessazione di ogni accordo con le industrie inquinanti a partire da Eni e Snam, che
collaborano e supportano lo Stato di Israele e portano avanti da sempre progetti neocoloniali
nel sud del mondo.
Abbiamo deciso di occupare la facoltà di Ingegneria in quanto presenta numerosi accordi
specialmente con ENI. Da qualche anno infatti ha aperto il corso di Offshore Engineering in stretta
collaborazione con l’azienda.
Dalla mobilitazione di questi giorni vogliamo costruire la partecipazione di Ravenna alla
manifestazione nazionale del primo giugno, consapevoli che bisogna attaccare alla radice la chiusura
al dialogo e la repressione che nelle nostre università stiamo vedendo: questo non può che partire da
un attacco alla CRUI e al nostro governo, insieme alla complicità che il nostro paese ha con Israele a
tutti i livelli. Per questo sentiamo l'esigenza di costruire anche una rete nazionale di confronto e di
prospettiva sulle mobilitazioni a partire dall'assemblea nazionale del 2-3 giugno.