Campiano, omicidio Molducci, in aula i medici di base spiegano che coi farmaci lui si autogestiva

Seconda udienza del processo per la morte di Danilo Molducci, ex medico 67enne in pensione deceduto il 28 maggio 2021 in quelle che la Procura ha definito "circostanze sospette". Per gli inquirenti, infatti, sarebbe stato il figlio Stefano, oggi indagato con la badante del padre per omicidio pluriaggravato, ad ordire il suo omicidio e ad avvelenarlo con medicinali grazie all'aiuto della badante. Sarebbe stata quest'ultima ad acquistare farmaci utilizzando il ricettario del medico e scrivendole di suo pugno. Il 3 maggio, alla prima udienza è emerso che la donna era stata indagata per aver prodotto ricette contraffate che erano state consegnate ai carabinieri dai responsabili delle farmacie comunali 1 ed 8. Secondo l'accusa il figlio Stefano temeva che il padre gli togliesse le deleghe per operare sui suoi conti correnti così avrebbe deciso di avvelenarlo. In aula, l'8 maggio hanno testimoniato sia i farmacisti che hanno consegnato le ricette agli inquirenti che i due medici di base di Molducci. Una farmacista ha spiegato come, dalla primavera 2020, avessero visto davvero tante ricette- 8 ogni due giorni- con il timbro di Molducci per farmaci anche molto pesanti e per 5 o 6 scatole per volta. "Notammo che la calligrafia tra le prime e le ultime era cambiata, così chiedemmo spiegazioni alla donna che le ritirava (la badante ndr) e lei ammise di compilarle al posto del medico che essendo molto malato non riusciva nemmeno a tenere una penna in mano". Essendoci, però, la firma del medico, i farmacisti non potevano rifiutarsi di consegnarle i medicinali. Visto, però che la mole di farmaci prescritti continuava a crescere, il responsabile della farmacia comunale n.8 ha deciso di sporgere denuncia e da quel momento le ricette si sono interrotte. I due medici di base che hanno avuto in cura Molducci, invece, hanno spiegato che lui, essendo medico si autogestiva e si autoprescriveva farmaci. "Mi chiedeva protettori gastrici, ma non mi ha mai chiesto ricette per psicofarmaci- ha spiegato Elena Placci, suo medico fino ad aprile 2021- e so che aveva fatto diversi accessi al pronto soccorso per ulcera e dispnea". Infine ha risposto alle domande del pm Angela Scorza e del giudice Michele Leoni un ex medico di base ed ex collega di Molducci, Desiderata Farneti. "Danilo aveva una grande esperienza ed essendo più anziano di me non gli suggerivo terapie, ma facevo quel che mi chiedeva. So che assumeva psicofarmaci e anche oppioidi anche in quantitativi eccessivi e casa sua era sempre piena di scatole di medicinali, piene e vuote".