Calcio, l'emozione di Venturi: "Dopo il grave infortunio alla testa questa promozione vale ancora di più"
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Lorenzo Pelliconi
«Devo ancora svegliarmi da questo sogno». Sono le prime parole di Giacomo Venturi dopo la promozione della sua Reggiana in serie B. Un traguardo sperato, voluto, quasi perso in qualche circostanza e poi finalmente raggiunto al termine di una stagione incredibile e drammatica allo stesso tempo, partendo dal grave infortunio alla testa del luglio 2019 fino al lento recupero e al ritorno in campo a inizio anno, passando poi per la sosta forzata causa Covid e infine la ripresa con una chiusura spettacolare, il rigore parato nei quarti di finale contro il Potenza e infine la festa al Mapei Stadium per la vittoria contro il Bari. «E’ stata dura, durissima, ma ora che ci siamo arrivati è davvero una soddisfazione enorme, di cui non mi riesco ancora a rendere conto - sottolinea il faentino, portiere granata - per un giocatore che gioca per anni in serie C la serie B è un sogno che può avverarsi. Nel mio caso ci sarei potuto andare vicino quando ero a Cremona, poi purtroppo lì arrivò un infortunio che mi tenne lontano dai campi per un po’, poi c’è stato forse un momento in cui non ci avrei più creduto, ma l’arrivo alla Reggiana, con una società così importante e ambiziosa, mi ha fatto sognare di potercela fare. Oggi è tutto vero ed è grazie a questa società, alla famiglia e a mia moglie se sono qua a festeggiare. La ripresa, dopo l’infortunio dello scorso luglio, è stata lenta e graduale, e tutti coloro che mi hanno sostenuto ora condividono con me questo grande traguardo. Il punto decisivo per la promozione in serie B, al termine di questo campionato, è stata la grande compattezza di tutto il gruppo e la grande mentalità di questa squadra. Tutti insieme abbiamo lottato e ci siamo messi a disposizione del collettivo, riuscendo ad arrivare a questo fantastico traguardo. Un pezzo di Faenza in B è davvero qualcosa di bello, con Matteo ci siamo sentiti anche durante i play off, . Ci siamo ripromessi di rincontrarci il prossimo anno in serie B. Entrambi dobbiamo molto sia alle squadre professionistiche che ci hanno fatto crescere, ma anche e soprattutto alla Virtus Faenza, una grande scuola di calcio e di vita».