Calcio, il derby di Champions League visto dai club nerazzurri: «Da Ravenna e Faenza tifiamo Inter così»

Romagna | 09 Maggio 2023 Sport
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Se al collo hai una sciarpa nerazzurra, il tuo idolo è Javier Zanetti, non sopporti il Diavolo e consideri Josè Mourinho una specie di divinità, la parola d’ordine della prossima settimana è una sola: rivincita. Da quando il sorteggio ha proposto il derby di Milano come possibile scontro fratricida per conquistare un posto in finale di Champions League, i tifosi dell’Inter hanno pensato tutti alla stessa cosa: come vendicare la doppia eliminazione subita tra il 2003 e il 2005 dai «cugini» nelle ultime due gare europee disputate a San Siro da nerazzurri e rossoneri. La prima sfida si disputò proprio in semifinale, nel mese di maggio di 20 anni fa, con un doppio pareggio che qualificò i rossoneri alla finale di Manchester (poi vinta contro la Juventus) e la seconda ai quarti, con il 2-0 incassato all’andata e il triste epilogo dei fumogeni in campo e dello 0-3 al tavolino al ritorno.

QUI FAENZA…
Roberto Pirazzini, 62 anni, segretario e anima dell’Inter Club Faenza, era presente e comincia proprio da lì: «Sono state due delle delusioni più grandi della mia vita da tifoso nerazzurro - racconta - però devo dire che mi sono rifatto con gli interessi, visto che ero presente sia a Madrid, in occasione della finale vinta nel 2010 contro il Bayern Monaco, che l’anno successivo al Mondiale per Club, quando trionfammo laureandoci campioni del mondo. Questa semifinale sarà una bella rivincita, che vale un posto in finale da outsider: io sono molto fiducioso, perché l’Inter sta bene ed ha una rosa più profonda e più competitiva del Milan. Nei quattro derby del 2003 e del 2005 non siamo stati fortunati, ora dobbiamo riscattarci, anche se il Milan ha un ottimo feeling con la Champions. Ma anche noi, da qualche anno, non sbagliamo mai una partita nelle coppe». L’Inter Club Faenza è nato nel 1986 e al momento conta una cinquantina di iscritti: «Due anni fa siamo stati premiati per i 35 anni a San Siro. Collaboriamo con l’Inter Club di Imola: loro organizzano i pullman e insieme li riempiamo. Con la Lazio, domenica scorsa, eravamo una decina, così come in Coppa Italia contro la Juventus nella semifinale di ritorno, mentre in Champions eravamo di più sia contro il Porto che ai quarti con il Benfica. Cercheremo di comprare più biglietti possibili per la partita casalinga della prossima settimana, sfruttando le prelazioni: contiamo di salire in 25-30 persone al massimo».

…A VOI RAVENNA
A Ravenna, fino allo scorso anno, i club di tifosi nerazzurri erano due: il primo, fondato nel 1978 e dedicato al vulcanico telecronista Roberto Scarpini, non è più affiliato da questa stagione. L’ormai ex presidente, Stefano Ravaglia, è un malato di Inter: «Nelle ultime stagioni avevamo una cinquantina di tesserati - racconta - ma negli anni d’oro eravamo riusciti a superare anche quota 200, sfiorando i 300. Molto dipende dalla squadra, ma soprattutto tanto è cambiato dalle restrizioni per l’ingresso negli stadi fino al Covid. Io sono abbonato all’Inter da più di 40 anni, oggi ne ho 64 e sono pronto a godermi questa doppia sfida entusiasmante. Il mio posto nel secondo anello arancio, proprio a centrocampo, non lo abbandonerò mai. Quanto al club, abbiamo dovuto chiudere ma ci siamo tolti tante soddisfazioni dal 1978, a cominciare dal giorno della fondazione: sì, perché il nostro club lo abbiamo fondato su un pullman del Milan. Quando ci siamo accorti, andando in trasferta, che eravamo più nerazzurri che rossoneri ci siamo affiliati. Il derby? Se giochiamo come contro Juve e Lazio passiamo noi. La squadra sta bene e ha grandi possibilità. Occhio a Leao, il più forte del Milan». A San Siro sarà presente una delegazione dell’Inter Club Bedy Moratti, l’altro punto di riferimento a Ravenna, attivo dal 2013: «Siamo una sessantina - spiega il presidente Emiliano Pagano - e proprio domenica 14 maggio festeggeremo i 10 anni a San Siro, quando l’Inter ci premierà prima della gara contro il Sassuolo. Il derby? Sono le due gare più importanti dell’anno, c’è una grande voglia di rivalsa, ma quella non si placa neppure quando i derby li vinciamo. Noi andremo allo stadio, anche se i prezzi sono allucinanti. Quanto alla partita, ho molta fiducia. Fosse Inter-Sassuolo o Inter-Monza sarei preoccupato, ma un derby di Coppa proprio non mi spaventa».
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