Calcio Eccellenza, il Solarolo è una piacevole sorpresa: «Siamo la mosca bianca del girone»

Filippo Minardi
In seguito ad un sorprendente avvio di campionato da neopromossa, con una vittoria in trasferta contro il Novafeltria (0-3) e un beffardo pareggio contro il Medicina (2-2), il Solarolo vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista in Eccellenza. Per addentrarci radicalmente nello spogliatoio dei solarolesi abbiamo posto qualche domanda al tecnico Fulvio Assirelli, l’artefice della promozione della scorsa annata, a caccia di riconferme a livelli più alti.
Assirelli, cosa l’ha colpita di più dell’ottimo inizio dei suoi e quali sono gli aspetti da migliorare ulteriormente in previsione futura?
«Sono molto entusiasta dell’approccio dei miei giocatori a questo campionato, poiché non era affatto scontato: in rosa abbiamo una massiccia percentuale di giocatori alla prima esperienza in Eccellenza, oltre al dettaglio, da non sottovalutare, del ringiovanimento di squadra con annessi nuovi innesti da integrare a dovere nelle alchimie di squadra. Alla prima uscita stagionale contro il Novafeltria siamo stati bravi a portarci a casa un match dal risultato più rotondo di quanto abbiano raccontato le occasioni, mentre contro il Medicina c’è rammarico per il pareggio incassato a pochi istanti dalla fine, dovuto sicuramente a qualche disattenzione tattica ancora da collaudare. Complessivamente sono soddisfatto dell’operato, ricordandoci che siamo la mosca bianca del girone».
Prima Amaducci, poi Rimini e infine Lanzoni, in queste prime battute stagionali hanno brillato là davanti: cosa ci dobbiamo attendere da questo tridente? Attendendo ovviamente le marcature anche di Sona e Piancastelli.
«Rimini e Lanzoni sono decisamente partiti con il piede giusto, mentre sono felice per Amaducci che veniva da una stagione negativa con la maglia della Savignanese: si è inserito ottimamente nel gruppo, che lo ha accolto a braccia aperte. Ovviamente mi auspico che perdurino nel segnare e far gioire i solarolesi. Occhio però anche al talentino 2007 Dal Monte e al 2003 Del Fiore, sono giovani molto interessanti che sono certo stupiranno».
Lei conosce bene il campionato di Eccellenza. Saprebbe dirci dei nomi da tenere d’occhio che possono confermarsi o sorprendere?
«Ovviamente là davanti non posso non citare Boschi del Medicina e Salomone del Russi, un mastino di questo girone. Dopodiché occhio ad alcuni profili della Reno, seguiti dal duo del Massa Lombarda Magri e Braccioli, centrocampista raffinato e terzino di spinta, mentre per superare i portieri Bizzini, anch’egli giallorosso del Medicina, e Carroli del Cava Ronco sarà veramente tosta».
A conclusione di quanto detto finora, dimenticandoci per un istante del suo pacchetto offensivo, qual è il giocatore a cui non può rinunciare questo Solarolo al momento e perché?
«A questa domanda risponderò basandomi sull’analisi di mercato pianificata per colmare le esigenze dello spogliatoio: al Solarolo non necessitano solisti, bensì giocatori funzionali e duttili, impiegabili in più ruoli nel caso del bisogno, come testimoniano nitidamente i playoff della passata stagione, i quali ci hanno concesso l’accesso all’Eccellenza. Umiltà e applicazione, insomma. Personalmente sono soddisfatto della rosa a disposizione: ho 18 giocatori con gamba su cui fare affidamento, sperando si mantengano su questi livelli durante tutto l’arco del campionato, poiché è qui che vi è la differenza a questi livelli. Sono certo che potranno eccellere, nonostante siano alle prime esperienze in una categoria che ha avuto delle modifiche sostanziali come l’eliminazione della regola degli under».