Calcio D, tanti talenti e alcuni «totem» nel motore del nuovo Ravenna

Sandro Camerani
Se non è calcio champagne, poco ci manca. Il nuovo Ravenna, totalmente rivoluzionato rispetto all’anno scorso dall’accoppiata Grammatica-Dossena, ha mostrato già nelle prime due uscite pubbliche (6-0 al del Duca, 4-2 al Delta) quelle che saranno le tematiche che lo caratterizzeranno nella stagione che inizierà il prossimo 12 settembre con la Coppa Italia: costruzione dal basso, baricentro alto, pressing avanzato, rapidità richiesta alle fasce. Una serie di temi affascinanti ma che rendono comunque necessario mettere sull’altro piatto della bilancia una buona dose di rischi difensivi. Del resto, il Crema allenato nella passata stagione da Dossena si caratterizzò per i gol segnati, ma anche per l’alto numero di reti al passivo. Con il colpo-Mandorlini, la rosa giallorossa è ormai al completo, visto che rimane solo da decidere se tesserare uno o entrambi i centrali difensivi attualmente in prova. Si tratta del francese Coulange, una promessa della Spal frenata dalla rottura di un crociato ma ancora under, e del più esperto Crocchianti, anche lui lungamente ai box (crociato e spalla) ed in cerca di una ripartenza all’altezza del proprio, discreto passato. Mentre andiamo in stampa il Ravenna gioca a Medicina la terza amichevole stagionale, alla quale seguirà l’uscita di domenica 29 a San Pietro in Vincoli ed altre due, ancora da definire, mercoledì 1 e domenica 5. Come detto, il 12 settembre ci sarà il primo turno di Coppa Italia e sette giorni più tardi il campionato di serie D. Ecco la situazione, reparto per reparto, della rosa giallorossa.

DIFESA
Botti sarà il portiere, scelto anche per la capacità di saper giocare con i piedi, ma anche Salvatori è stimato. Laterali Grazioli, esplosivo contro il Del Duca ma da rivedere in contesti più impegnativi, e Crispino, perché l’alternativa Magnanini è saltata per problemi ad una caviglia. Le alternative sono De Angelis a destra e l’ex Berretti Vultaggio a sinistra. In mezzo, abbondanza e qualità, almeno sulla carta: il brasiliano Antonini Lui non sembra in discussione, poi se la giocano Polvani e Nagy, ma attenzione a Coulange e Crocchianti se verranno tesserati.

CENTROCAMPO
Mandorlini ha fatto una scelta di vita scendendo in D e sarà il leader del reparto ma presumibilmente di tutta la squadra, un po’ come fece il fratello Davide quando il Ravenna ripartì dopo il fallimento targato Aletti. Ceccuzzi o Spinosa giocheranno al suo fianco, poi se servirà un under toccherà ad Haruna o Lussignoli più che a Prati, ma certamente Calì non ha la faccia di uno che starà a lungo in panchina.

ATTACCO
Guidone sarà il totem, con Ambrosini di scorta se l’ex Siena dovesse rifiatare, altrimenti l’ex Rimini sarà la punta esterna a sinistra del tridente, in alternativa con il frizzante Sylla. A destra Saporetti non si discute, però Macrì nelle prime due uscite ha pure lui mostrato cose interessanti. Di certo, per tirare le somme, la rosa a disposizione di Dossena si presenta compatta e con diverse alternative. Il problema, casomai, è che anche Forlì e Rimini si presenteranno al via con grandi ambizioni, per non parlare poi dell’Arezzo, se dovesse essere inserito proprio in queste ore nello stesso girone delle tre romagnole.