Calcio D, Ravenna, prime prove di formazione: le cinque certezze nell’undici titolare

Sandro Camerani
Con una rosa nuova al 100 per cento, visto che i baby Salvatori, Vultaggio, Prati e Mascanzoni provengono comunque dal settore giovanile, non era pronosticabile che il nuovissimo Ravenna affidato ad Andrea Dossena potesse convincere fin dalle prime amichevoli. Ma in parte l’ha fatto, nel senso che è risultato apprezzabile il tentativo di applicare fin dalla prima uscita il credo tattico dell’ex terzino del Napoli: costruzione dal basso, pressing il più possibile alto con conseguente recupero palla immediato o quasi, fraseggi sempre a terra e fasce veloci per provare a sorprendere l’avversario sulle corsie esterne. Nel primo tempo di Medicina e nei 90 minuti di San Pietro in Vincoli il Ravenna non ha convinto, per il resto invece sono piaciute le capacità di imbastire tante azioni offensive e quella di utilizzare le alternative a disposizione di Dossena migliorando il rendimento. Proprio il dato di fatto di avere costruito una rosa che vanta almeno due giocatori per ruolo dovrà rappresentare un punto di forza in campionato di un Ravenna che non si è tirato indietro sul mercato a livello di esborso, ma che non vuole comunque sentir parlare di promozione. Sarà il campo a rispondere in tal senso, prima ancora però la consistenza di un girone la cui composizione, al momento, è ancora in alto mare (e siamo già all’inizio del mese di settembre…). Detto questo, un possibile undici titolare non dovrebbe prescindere da quattro o cinque certezze. Tra i pali Botti, che si sta facendo apprezzare per la capacità di impostare l’azione in virtù di piedi educati, al centro della difesa il brasiliano Antonini Lui, davanti Saporetti sull’esterno e Guidone totem centrale. Per gli altri ruoli è più esatto in questo momento parlare di favoriti e di alternative: a destra Grazioli è in leggero vantaggio su De Angelis, a sinistra Magnanini sembrerebbe avanti su Crispino e Vultaggio, al centro della difesa Polvani parte davanti (di poco) su Nagy. Situazione più fluida a centrocampo: Ceccuzzi e Spinosa partono quasi alla pari per coprire il ruolo di playmaker, Calì sembra tra i probabili titolari mentre, schierando un under, Haruna parte di poco avanti a Lussignoli e Prati. Chiusura con l’attacco e con Ambrosini che parte favorito a sinistra, ma rappresenta anche la prima alternativa a Guidone come punta centrale (ma anche Mascanzoni scalpita) e in quel caso si libererebbe il posto per Sylla, che ha convinto nelle sue prime uscite con la maglia giallorossa.