Calcio D, per Guidone è vietato preoccuparsi: «Il Ravenna è forte e reagirà»
Rialzare la testa. E possibilmente cominciare a muovere la classifica. Il deragliamento al debutto contro il Prato è stato un incidente di percorso ben diverso dalla sconfitta (con conseguente eliminazione) incassata la settimana prima in Coppa. Al netto delle due partite, completamente diverse, la sostanza però non cambia: la stagione del nuovo Ravenna non è cominciata bene e domenica prossima sul campo dello Scandicci è fondamentale riscattarsi. Un veterano come Marco Guidone mantiene la calma e non si lascia condizionare solo dai risultati: «Abbiamo perso le prime due partite della nuova stagione - conferma - ma sono state due gare completamente diverse: in Coppa siamo usciti con le ossa rotte, giocando una pessima gara. Da domenica contro il Prato, invece, siamo usciti dal campo consapevoli di essere forti. Abbiamo pagato alcuni episodi, come l’espulsione di Terigi a fine primo tempo, ma sia nel primo che nel secondo tempo abbiamo avuto 2-3 palle gol importanti. Dopo una gara così, io mi prendo sempre il bicchiere mezzo pieno. Sarebbe stato meglio partire bene, ci mancherebbe, ma è la prima giornata e si può subito rimediare, anche perché la stagione è davvero lunga». Guidone è uno dei pochi «superstiti» della rivoluzione estiva. Cosa è cambiato a distanza di un anno dentro gli ingranaggi del Ravenna? «Innanzitutto il modulo, quest’anno giochiamo diversamente. Noi ci siamo dovuti adattare a un tipo di gioco diverso e a richieste che ovviamente cambiano. Anche questo modo di giocare darà i suoi frutti, basta guardare i nostri allenamenti. Io sono molto ottimista. Quanto all’attacco, anche qui sono arrivati giocatori completamente diversi, con caratteristiche diverse. Marangon è un giocatore che in D ha sempre fatto la differenza, Rivi viene da un campionato con 20 gol all’attivo, Carrasco era a Carpi, in un’altra piazza ambiziosa e calda come la nostra. Paradossalmente, pur avendo perso un giocatore da 30 gol come Saporetti, abbiamo più certezze dell’anno scorso. Per me il Ravenna ha più gol nei piedi di un anno fa, quando anche Sapo oggi era un punto interrogativo, prima di esplodere». Sul campionato, invece, ecco il pensiero di un vecchio lupo di mare come Guidone: «E’ molto più difficile rispetto a un anno fa. Ci sono molte più squadre che puntano a vincere, ma soprattutto squadre nella classifica medio-bassa che portano via punti e che mancavano lo scorso anno. Quindi non esisteranno partite facili e sarà un campionato molto più equilibrato». Le ambizioni del Ravenna sono note: «Dover vincere? Non vogliamo fare proclami, ma un giocatore che viene a Ravenna deve sapere che campionato lo aspetta e non può nascondersi dietro a un dito. Deve sapere che qua si gioca per fare un campionato di vertice e per essere sempre protagonisti. Ma così è anche più bello e soprattutto più stimolante. Personalmente, dopo un anno con 16 gol all’attivo, voglio essere ancora protagonista: se sono qua, vuol dire che posso dare ancora tanto. Mi sento anche meglio dell’anno scorso. Gli obiettivi, però, preferisco tenerli dentro la mia testa». La prima trasferta della nuova stagione sarà un salto nel buio: «Non conosciamo lo Scandicci, non era nel nostro girone. Il nome magari poco blasonato non conta, noi dobbiamo andare in campo con la massima umiltà e il massimo rispetto, perché in D non si scherza con nessuno».