Calcio D, nel Ravenna si esaltano i ravennati: «Che bravi a fermare Forlì e Rimini»

Sandro Camerani
Bagnacavallo, Cervia, Faenza, Ravenna Women. Solo l’ultima di queste quattro squadre lascia intuire che non stiamo parlando di Filippo Ercolani, il laterale sinistro classe 2003 che nel mese scorso è passato dal Mezzolara al Ravenna. Ma andiamo ugualmente vicinissimi al pallino, perché parliamo della famiglia di Ercolani, che definire appassionata di calcio è molto limitativo. «Esatto - conferma l’interessato - perché mio padre e mio zio in passato hanno giocato tra Cervia e Faenza e mia sorella, più di recente, nel Ravenna Women. Il calcio è quindi una passione di famiglia, io mi sono adeguato volentieri, ho iniziato a giocare nelle giovanili del Bagnacavallo, quindi qui a casa, poi sono passato al settore giovanile del Bologna. Sono rimasto lì fino all’estate scorsa, poi sono andato al Mezzolara. A dire il vero, non ho mai trovato il giusto feeling con il tecnico, che mi convocava qualche volta ma senza farmi giocare perché, probabilmente, si fidava relativamente dei giocatori più giovani. Poi è arrivata la chiamata del Ravenna (conseguenza del grave infortunio a Magnanini, out per tutta la stagione, ndr) e a prescindere da come stava andando con il Mezzolara non potevo certamente non prendere al volo l’occasione di giocare nella squadra della mia città, visto che sono appunto di Bagnacavallo».
Ed in effetti Ercolani ha giocato quasi sempre finora, ma soprattutto è stato titolare nelle due partite finora più importanti e delicate del campionato giallorosso, quelle contro Forlì e Rimini. Ma, come non bastasse, proprio dalla parte di Ercolani giostravano i giocatori più importanti delle avversarie romagnole, perché Petrucci nel Forlì e Gabbianelli nel Rimini sono esterni che hanno ben poco a che fare con la serie D. Tanta roba, insomma, per un ragazzo diciottenne con pochissima esperienza nella categoria, eppure Ercolani se l’è cavata bene in entrambe le occasioni: «Penso di avere fatto la mia parte, ma posso dire anche senza problemi che è stata molto dura contro due avversari fortissimi, che sono soltanto per caso in questa categoria e hanno portato avanti con classe, Gabbianelli soprattutto, le loro squadre finora. Ovviamente debbo ringraziare tutti i compagni che mi hanno dato una mano, ma che fin dal mio primo giorno a Ravenna mi avevano dimostrato che uno dei punti di forza di questa squadra è il gruppo». Ercolani è, assieme a Prati e al secondo portiere Salvatori, uno dei tre giocatori che vogliono essere profeti in patria con la maglia della squadra della loro città. Prati è partito avvantaggiato rispetto a Filippo, perché viene dal settore giovanile e conosceva già l’ambiente, ma poi ha dimostrato di meritare un posto in squadra con le proprie doti. Quanto a Salvatori, infine, la capacità di Botti di far partire l’azione con i piedi dal basso ha orientato finora le scelte di Dossena, ma non è detto che prima o poi vedremo anche lui in campionato, dopo l’esperienza in Coppa Italia.