Calcio D, il Ravenna vuole risalire con Gadda: «Siamo forti, dobbiamo riprenderci»
![calcio-d-il-ravenna-vuole-risalire-con-gadda-siamo-forti-dobbiamo-riprenderci](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1668007483_ss39gaddao.jpg&w=420&h=248)
A volte ritornano. Con calma e dopo tanti anni, ma ritornano. Prendete, ad esempio, Massimo Gadda. Dopo essere stato il faro di uno dei Ravenna più forti della storia, nel lontano triennio 1994-1997, il tecnico milanese di nascita e ravennate d’adozione è pronto a debuttare per la seconda volta sulla panchina giallorossa, dove aveva già lavorato dal 2002 al 2004. Sì, proprio così: Gadda torna a guidare il Ravenna a distanza di 18 anni dal precedente biennio, in quella che è la terza esperienza diversa in giallorosso, compresi naturalmente gli anni da calciatore tra C e B. Oggi Gadda ricomincia un gradino più sotto, dalla Serie D, che curiosamente vinse proprio sulla panchina bizantina nella stagione 2002-2003, mentre in C2 l’anno successivo si fermò al sesto posto, prima di chiudere la sua avventura e di ripartire da vice di Fabrizio Castori nella vicina Cesena. Da calciatore, invece, collezionò 93 presenze, spesso indossando la fascia di capitano, condite da un campionato di serie C1 vinto ed il migliore piazzamento in serie B della storia della squadra, nell’indimenticabile cavalcata con Walter Novellino in panchina
«DOBBIAMO LAVORARE»
«Sono molto contento - ha dichiarato l’ex capitano giallorosso - di tornare in questa piazza dove sono già stato cinque anni sia da allenatore che da giocatore, con la speranza di potere ripercorrere quanto di buono fatto in giallorosso». Per Gadda sarà davvero come giocare in casa, a tutti gli effetti: «Certo. Ravenna è la città in cui vivo da 30 anni e torno con grande entusiasmo, tanta voglia e consapevolezza, sia della responsabilità di questo incarico, che del lavoro che deve essere fatto. Sono convinto di prendere una squadra competitiva che nelle ultime gare si è un po’ smarrita, dobbiamo lavorare per ritrovare identità, fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi» Dopo aver diretto martedì il primo allenamento a Glorie, il tecnico giallorosso debutterà domenica sul campo del Sant’Angelo, una formazione ampiamente alla portata del Ravenna.
RISCATTO CERCASI
Ma come sta effettivamente il Ravenna? Non certo bene, come è naturale che sia quando viene esonerato un allenatore. Serpini ha pagato a caro prezzo il derby perso in casa contro la Sammaurese, ma anche domenica scorsa i giallorossi sono caduti in casa, nel secondo impegno interno consecutivo, contro il Corticella, al termine della peggior partita stagionale. Dopo 12 giornate è proprio il rendimento casalingo il vero grande problema del Ravenna, che in casa ha giocato 7 partite vincendone solo una (1-0 al Real Forte Querceta) e perdendone ben tre (le ultime due con Sammaurese e Corticella e il debutto contro il Prato). Da qui alla pausa di Natale ci sono ancora sette giornate (3 in casa e 4 fuori) e l’andamento lento al comando, delle presunte big, tiene ancora «in vita» i giallorossi: con un buon filotto e magari vincendo qualche scontro diretto (ci sono ancora Forlì, Carpi e Pistoiese, tanto per fare qualche nome), la rimonta è ancora possibile.