Calcio D, il Ravenna e il nodo ripescaggio: «Prima il Cda, poi decideremo»

Sandro Camerani
Ripescaggio sì? Ripescaggio no? Alle 20 di domenica scorsa, dopo la sconfitta beffarda e poco meritata nella finale playoff contro il Lentigione, la città che ancora si riconosce nella sua squadra di calcio (meno male che resiste lo zoccolo duro della tifoseria, rinvigorita dal bel campionato targato Dossena e Grammatica) ha iniziato subito a pensare al futuro. In realtà in città lo scetticismo prevale, a causa delle severe misure economiche pretese dalla Lega Pro per il ripescaggio, che si possono ridurre a queste norme: la domanda andrà avanzata tassativamente entro il 19 luglio, corredata da un assegno circolare da 300.000 euro intestato alla Figc e, per le società che hanno disputato la D, da tutta la documentazione prevista, fidejussione a prima richiesta da 300.000 euro, eccetera. Chi ha una recente esperienza diretta in questo senso è Andrea Grammatica, che ha vissuto la stessa situazione un anno fa a Siena ma partendo da una base di classifica ancora meno promettente rispetto a quella del Ravenna. Ecco le sue parole: «L’esperienza vissuta a Siena, dopo la sconfitta in semifinale playoff, mi fa ricordare che nella classifica di ripescaggio eravamo tredicesimi, poi dopo rinunce e vieti assortiti siamo diventati quinti agganciando quindi l’ultimo posto disponibile per fare la Lega Pro. Evidentemente è presto per ripetere certi calcoli, ora bisogna capire l’evoluzione delle varie situazioni e le decisioni che il Ravenna vorrà prendere». La parola, quindi, passa alla società e più precisamente al presidente Alessandro Brunelli, che prima parte deal campo: «Abbiamo disputato un campionato ottimo e i meriti evidenti sono innanzitutto per Grammatica, che ha avuto il merito di aver risposto alle richieste societarie di portare a Ravenna un tecnico propositivo e capace di fare spettacolo. A Dossena riconosciamo il merito di aver fatto spettacolo vero e gestito il gruppo in maniera esemplare. C’è fiducia nella possibilità di confermare entrambi perché c’è identità di pensiero: è chiaro che andranno valutate anche le ambizioni delle persone». Sul nodo ripescaggio, invece, Brunelli la pensa così: «Sarà indetto molto presto un Cda in cui verranno effettuate tutte le valutazioni necessarie ed assunte le decisioni più opportune». Il futuro va ancora scritto, insomma, ma comunque andrà esaminato con attenzione per non disperdere il patrimonio costruito in un campionato praticamente perfetto, quindi ripartendo da Grammatica e Dossena. A entrambi verrà proposto quasi certamente il rinnovo, per non costringerli ad una seconda stagione senza garanzie. A differenza di Dossena, però, il direttore sportivo è già sotto contratto e per perderlo servirebbe probabilmente l’offerta di una Lega Pro non banale. Assolutamente prematuro, invece, parlare di giocatori, perché in questa fase il mercato di Lega Pro e quello di D sono una cosa molto distante l’una dall’altra. La convinzione comunque è che, a meno di offerte da una Lega Pro garantita, il tecnico di Lodi resterà e potrà portare avanti il discorso tattico avviato brillantemente nel torneo appena concluso.