Calcio D, il Ravenna attende il «debutto» con un Crocchianti rigenerato

Sandro Camerani
La ripresa del campionato di serie D, al momento di andare in stampa, è ancora sub judice, visto che la Lnd a fronte di alcuni rinvii già probabili stava valutando l’opportunità o meno di posticipare nuovamente la ripresa. Una decisione che, a fronte di alcuni benefici presenta però anche indubbi svantaggi, ovvero l’affollamento delle gare infrasettimanali in un calendario che, soprattutto a febbraio, ne presenta già diverse. Il Ravenna, nel frattempo, ha sempre continuato ad allenarsi regolarmente, con qualche contrattempo fisico che comunque non ha mai intaccato la qualità del lavoro giornaliero. Un lavoro che ha permesso da qualche tempo a Marco Crocchianti di allinearsi al resto della squadra dopo una lunga attesa dovuta al lungo e laborioso recupero dai tanti infortuni che l’hanno tartassato negli ultimi due anni. Crocchianti è stato a lungo un punto di forza del Sudtirol, prima che la rottura del crociato e il Covid ne compromettessero a medio termine una carriera che l’ha visto poi sbarcare al Siena, dove ha conosciuto il direttore tecnico Grammatica. Proprio questa conoscenza gli è valsa una lunga aggregazione alla rosa giallorossa, iniziata già a partire dalla preparazione precampionato e sfociata nel tesseramento, avvenuto a stagione già avviata: «Serviva tempo - spiega Crocchianti - per tornare in una condizione atletica ideale, alla luce appunto degli infortuni in serie ed anche del Covid, il Ravenna mi ha dato la possibilità di farlo e di questo ringrazio davvero la società e il tecnico. Così facendo ho avuto modo di recuperare senza bisogno di accelerare i tempi e quindi già da un paio di mesi posso dire di essermi allineato al resto della squadra, fisicamente parlando. Ovviamente mi manca il ritmo partita, anche perché fino a questo momento ho giocato da titolare solo a Carpi e sono subentrato in un’altra occasione». Un ritmo che Crocchianti potrebbe ritrovare ulteriormente contro il Ghiviborgo, sempre che nel frattempo non sia arrivato un altro rinvio della ripresa del campionato: «Una chance ce l’ho, alla luce della squalifica di Antonini Lui, ma lo stesso Nagy è un ragazzo promettente che si sta allenando bene e anche per lui vale la stessa cosa. Detto questo, sono comunque molto soddisfatto della scelta di firmare con il Ravenna, perché faccio parte di un gruppo solido e di valore. Del quale conoscevo già Guidone e Haruna, con i quali sono stato a Siena: Marco non ha bisogno di presentazioni, la sua carriera parla in modo eloquente al posto suo. Haruna, invece, è un giovane molto interessante che qui a Ravenna ho visto in netta crescita rispetto ad un anno fa e sono sicuro che farà una bella carriera».