Calcio D, Dossena fa il punto prima della volata finale: «Ravenna, pensiamo a divertirci»
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Sandro Camerani
Prima dell’ultima sosta del campionato di serie D, molto si può dire ma non che il Ravenna non stia comunque soddisfacendo le attese. Perché comunque la squadra giallorossa arrivava da una stagione disastrosa sotto tutti i punti di vista, da una doppia retrocessione (la prima «amnistiata») e da un restyling totale e completo che ne aveva azzerato la rosa del campionato precedente con l’eccezione di Matteo Prati, fortunatamente. Nel conto della costruzione tattica, con un modulo tra l’altro esigente ed offensivo come quello preteso da Andrea Dossena, dovevano quindi essere inserite le debite controindicazioni, rappresentate da molti meccanismi da oliare, una condizione atletica sempre vicino al top e, soprattutto, quegli errori imprevisti dei singoli che nella prima fase della stagione sono costati davvero tanti punti.
EPISODI E ALTRO
Ad un certo punto, grazie alla bontà del lavoro e alla disponibilità di una rosa che in inverno è diventata davvero completa, sfoltendo alcuni petali (Macrì, Sylla) per aggiungerne altri più funzionali (D’Orsi, Belli) e presentandosi già prima dell’inizio del ritorno con la faccia che il tecnico di Lodi voleva, il Ravenna ha cambiato passo: «Ai miei - spiega Dossena - ho sempre chiesto di mettere in campo un’idea e di perseguirla, arrivando alla vittoria anche divertendoci. Ho anche chiesto di provare a vincerle tutte ma non è mai stato un obbligo anche perché spesso a decidere sono stati gli episodi. Prendiamo ad esempio le ultime due gare giocate in casa: contro il Fanfulla probabilmente abbiamo raccolto più di quanto creato, con l’Aglianese certamente meno, perché non potevo chiedere ai miei contro una squadra comunque molto valida di non concedere neppure due tiri in porta. E’ arrivato un pareggio dopo dieci vittorie ma non cambia nulla perché per il Ravenna, da inizio anno, alla ripresa degli allenamenti del martedì tutto viene azzerato, ma gli errori vengono sempre analizzati perché non vengano ricommessi». Dossena, quindi, è soddisfatto del cammino del suo Ravenna e nel contempo anche il suo lavoro è finito sotto la lente di ingrandimento della categoria e forse anche di quella superiore, a questo punto della stagione, con i risultati che parlano per lui.
CACCIA AL RIMINI
Una Lega Pro alla quale continua ad essere decisamente interessato un Rimini creato senza badare a spese, con un tecnico già esperto di promozioni e, adesso che le cose sono piuttosto chiare anche a livello tattico, soprattutto per una squadra che non prende mai gol, qualità fondamentale dalla Champions ai Pulcini: «Voglio che il Ravenna - chiude Dossena - pensi a divertirsi, a fare sempre le partite e naturalmente a cercare di vincere sempre. Stiamo sviluppando l’idea di gioco che volevo, i ragazzi sono contenti del lavoro che facciamo. Direi che sono buone cose». Domenica il campionato osserva un turno di riposo, poi, dall’ultimo weekend di marzo, comincerà la volata finale dentro la quale c’è lo scontro diretto del Benelli contro il Rimini in programma domenica 10 aprile.