Calcio C, Magi attende il debutto in campionato: "Ravenna, adesso contano i fatti: la curiosità trasmette adrenalina"

Sandro Camerani
Scusate il ritardo. Beppe Magi arriva con due anni di ritardo a sedersi sulla panchina del Ravenna, solo sfiorata nel 2018 quando invece sembrava tutto fatto tra la società giallorossa e l’allenatore di Gabicce. Poi si intrufolò la Sambenedettese e toccò allora a Luciano Foschi sbarcare a Ravenna. Questa volta, invece, tutto è andato bene fino alla fine, compresa la riammissione in C, così Magi si appresta a debuttare con la sua nuova squadra in un campionato che si prospetta davvero molto tosto. Il menù dice Ravenna-SudTirol come lauto pasto tanto per cominciare, ma la gara di domenica al Benelli è ancora in dubbio a causa dello sciopero proclamato dall’Aic e al momento di chiudere il giornale regnavano caos e incertezza. Vedremo.
Magi, lei torna in sella dopo una stagione dietro le quinte e lo fa a Ravenna, dove era promesso sposo da due anni: sensazioni ed emozioni?
«Ogni inizio di stagione trasmette emozioni forti. Prima di tutto non ci sono certezze né sulla tua squadra né sugli avversari, però c’è curiosità di vedere i nuovi giocatori e lo staff tecnico altrettanto nuovo. E’ una curiosità che trasmette adrenalina, anche a me in prima persona».
Arriva in una piazza scottata da una retrocessione imprevista, come pensa di riavvicinare il pubblico al Ravenna?
«La scorsa settimana ha lasciato una grande amarezza a tutti coloro che amano il Ravenna, ma non si può tornare indietro. Possiamo modificare con professionalità e passione quello che sarà il nostro cammino. La scorsa stagione poi ha lasciato un messaggio, ovvero che niente è mai scontato. Noi vogliamo comunque riavvicinare il pubblico di Ravenna con i fatti e senza polemiche. Servirà tempo, perché a costruire servono anni e a distruggere basta un giorno, però vogliamo riuscirci».
Le due amichevoli precampionato contro Pordenone e Atalanta hanno dato discreti riscontri nonostante alla rosa mancassero diversi elementi. Soddisfatto per ora, al netto del mercato?
«Soddisfatto non direi, abbiamo avuto buone indicazioni questo sì, però non bisogna farsi prendere da facili entusiasmi ed avere le idee chiare sul percorso che dobbiamo compiere».
Quando prevede di avere la squadra al top della condizione? 
«E’ una domanda difficile con una risposta difficile. Potrò sbilanciarmi solo quando avrò l’organico al completo, cosa che non è prevista prima dell’inizio del campionato ma lo sarà certamente a mercato concluso (lunedì 5 ottobre alle ore 20, ndr)».
Il girone B presenta tante squadre ambiziose e complicate da affrontare. Come colloca il SudTirol che sarà (salvo sorprese causa sciopero) il primo avversario del Ravenna?
«Il SudTirol rappresenta una squadra, una società, un movimento calcistico che qualche anno fa ha intrapreso un cammino preciso e consapevole, cresce costantemente e ogni anno vuole alzare l’asticella. Sarà sicuramente tra i protagonisti di questo campionato».