Calcio C, il Ravenna si lecca le ferite: obiettivo riammissione in attesa di novità societarie
![calcio-c-il-ravenna-si-lecca-le-ferite-obiettivo-riammissione-in-attesa-di-novit-societarie](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1622041809_ss46brunellibuono.jpg&w=420&h=248)
La prima retrocessione era stata difficile da digerire anche se, per come si erano poi messe le cose, la riammissione del Ravenna in Lega Pro era sembrata subito più che possibile. La seconda, invece, è quasi impossibile, perché è venuta da molto lontano. Cioè da un mercato sbagliato, anche per la riammissione tardiva, certo, ma soprattutto per le risorse limitate. Ad una rosa che aveva qualcosa da invidiare a tutte le squadre del girone, comprese quelle da bassa classifica, si sono poi aggiunti con un mix a quel punto letale tantissimi inconvenienti, come abbiamo scritto nel box precedente. E adesso? Adesso il Ravenna farà comunque domanda di riammissione, aspettando che la Lega Pro ufficializzi i criteri per il prossimo campionato. Se resteranno invariati, nella classifica delle aventi diritto il Ravenna sarà al terzo posto, dopo la perdente del playout Imolese-Fano (la gara di ritorno è in programma sabato al Galli, ai rossoblù basterà pareggiare dopo lo 0-0 dell’andata) ed il Bisceglie. Con i criteri del 2019/2020, invece, i giallorossi slitterebbero di due posizioni, preceduti anche da Lucchese e Pistoiese. Nel primo caso, quindi, discrete speranze ma nulla di certo, nel secondo diventerebbe molto più complicato. Perché è vero che un’altra stagione a stadi chiusi ha messo in ginocchio tantissime società, ma già un anno fa per riammettere il Ravenna servirono una mancata iscrizione e un illecito sportivo. Intanto, vanno approfondite eventuali trattative per la cessione societaria, che al momento sono nebulose perché coinvolgono anche personaggi che cercano solo una facile vetrina, come spesso accade a queste latitudini e in questi momenti. Quello che è assodato è che l’attuale proprietà non vuole vendere per forza, e se dovesse farlo sarà ad un gruppo garantito sia dal punto di vista economico che della reputazione. Che, al momento, non sembra esserci all’orizzonte.