Calcio C, il Ravenna si gioca la prima fetta di salvezza con il Legnago: "Dobbiamo vincere, ma con intelligenza"

Dove eravamo rimasti? Al playout conquistato a fil di sirena o, se preferite, a fil di Sereni. Il pregevole gol realizzato al volo dall’attaccante, al minuto 91 di Ravenna-Carpi, ha permesso ai giallorossi di Leonardo Colucci di allungare il campionato e di non sprofondare in D. Ma ora è nuovamente vietato sbagliare perché, dopo aver apparecchiato la tavola, il Ravenna deve cercare in tutti i modi di «mangiarsi» il Legnago per firmare una salvezza che sembrava un miraggio fino a un mese fa. 

ANDATA E RITORNO
Sabato alle ore 17.30 il Benelli ospita la gara di andata contro la matricola veneta, che poi giocherà in casa il ritorno, in programma allo stadio Sandrini la settimana successiva, sempre con calcio d’inizio fissato alle ore 17.30. Il regolamento è molto semplice: per salvarsi, al Ravenna serve (almeno) una vittoria, mentre con due pareggi sarebbe il Legnago a festeggiare, visto che non contano i gol realizzati in trasferta ma il piazzamento al termine della stagione. Di conseguenza, in caso di un successo a testa al termine dei 180 minuti, sarà decisiva la differenza reti: i giallorossi dovranno superare i veronesi, altrimenti saranno ugualmente retrocessi in D.

LA CARICA DI COLUCCI
Leonardo Colucci è stato l’ultimo a mollare e naturalmente ora crede più che mai nell’impresa: «Le ultime 10 partite sono state molto particolari per diversi motivi. Abbiamo dovuto fare i conti con il Covid, poi con un sacco di gare ravvicinate e soprattutto di assenze. Però i ragazzi sono stati davvero bravi e non hanno mai mollato. Ci davano tutti per morti, ma noi eravamo vivi, eccome. Ci abbiamo sempre creduto e alla fine abbiamo conquistato questa possibilità, che ora abbiamo il dovere di sfruttare. I playout erano l’obiettivo minimo, nelle ultime sei giornate ci ha battuto solo il Perugia, che poi ha vinto il campionato battendo praticamente tutti». La svolta del finale di stagione è stata la vittoria conquistata a Imola e arrivata dopo il rocambolesco 2-2 contro il Cesena nel derby precedente, con un finale amaro che assomigliava molto a un de profundis: «Quel 2-2 è stato come una sconfitta, ma da quel giorno ci siamo ripresi e abbiamo conquistato meritatamente i playout. Sì, Imola è stata la svolta, ma ricordiamoci che non abbiamo ancora combinato nulla e che la salvezza è tutta da conquistare». Per conquistare la salvezza serve almeno una vittoria e per vincere servono i gol, che a lungo sono mancati dopo il «caso Mokulu». Ma nel finale Papa, Ferretti e Sereni hanno trovato diverse reti fondamentali ed è proprio a loro che Colucci chiederà i gol salvezza: «Oltre all’assenza di Mokulu, io non dimentico neppure l’infortunio di Cesaretti e il Covid che ha dato tanti problemi a Martignago. Ma nelle difficoltà abbiamo recuperato risorse nascoste e trovato gol con giocatori che magari prima non segnavano». 

L’AVVERSARIO
Passando al campo, ecco le parole di Colucci sul Legnago e sulla doppia sfida: «Il Legnago è una squadra in salute, ben attrezzata e ben allenata. Davanti troveremo una squadra che vuole salvarsi come noi, che ha cambiato allenatore rispetto alle due volte che l’abbiamo affrontata, e che con Colella ha cambiato passo. Dovremo vincere una partita, quindi non faremo troppi calcoli, anche se queste sono gare particolari perchè si gioca sui 180 minuti e la componente mentale è fondamentale. Dobbiamo vincere, ma con intelligenza. Quindi scenderemo in campo con grande umiltà, voglia, determinazione e rispetto per l’avversario». Provando magari a sfatare un piccolo tabù: nei due precedenti di quest’anno con il Legnago (1-0 al Sandrini all’inizio della stagione e 1-1 al Benelli con gol in rovesciata di Mokulu) il Ravenna non ha mai vinto. Questa volta deve riuscirci. Almeno in una delle due gare.