Calcio C, il Ravenna si consola con Fiorani aspettando due gare decisive

Dieci sconfitte in 14 giornate. Basta questo terribile dato statistico per inquadrare il campionato del Ravenna, che nel dubbio ha anche la peggior difesa del campionato e il peggior rendimento esterno di tutta la serie C. E per fortuna che Ferretti, qualche settimana fa, è riuscito a rovesciare in porta al 91’ il gol del pareggio contro la Sambenedettese, altrimenti le sconfitte oggi sarebbero addirittura undici, un record assoluto tra i professionisti. Fin qui i numeri, che però non sono spesso l’unica fonte di verità nel cammino di una squadra. Ad esempio, da quando Leonardo Colucci ha ereditato la panchina del Ravenna, qualche miglioramento è arrivato e anche domenica scorsa contro la corazzata Padova, al netto di un lunghissimo elenco di assenti, i giallorossi hanno tenuto la partita aperta fino al 93’ riuscendo anche a trovare il gol del provvisorio pareggio con il 18enne Fiorani, primo classe 2002 a segno nel girone B dopo 14 giornate. Ecco, le buone notizie a livello individuale sono arrivate proprio dal biondo numero 5 del Ravenna, che un anno fa aveva segnato al Cesena in Coppa Italia: «Questo è stato forse un po’ meno importante, anche se eravamo riusciti a pareggiare, però mi resta la soddisfazione e resta anche il fatto che mi trovo sempre più coinvolto nel gruppo, un fattore fondamentale per la mia crescita». Il centrocampista romagnolo ha giocato con una discreta faccia tosta pur avendo davanti giocatori di grandissimo talento e di clamorosa esperienza, anche al piano superiore: «Contro il Padova è stato difficile per tutti, io avevo di fronte grandi centrocampisti e Della Latta che si inseriva sempre in zona-gol ed ha anche segnato. Il Padova ha la squadra migliore del campionato ed ha individualità di grande spicco in tutti i reparti. Tuttavia, credo che anche alla luce delle tante assenze che lamentavamo il Ravenna abbia fatto una buona partita e sia riuscito a tenere la gara aperta fino alla fine. Dobbiamo ricordare questa partita e sperare di recuperare più giocatori possibili in vista delle prossime gare». Già, le prossime gare. Da domenica prossima a Natale il menù del girone B prevede altre tre giornate, ma sono soprattutto le prossime due sfide ad avere un’importanza vitale nel cammino del Ravenna, perché mercoledì 23 a Perugia sarà davvero molto difficile uscire dal Curi con almeno un punto. Fari puntati, dunque, su Fermana-Ravenna e Ravenna-Imolese, molto più di due snodi decisivi in questo amarissimo 2020. Domenica allo stadio Recchioni non andrà in scena la gara-amarcord con l’ex allenatore giallorosso Mauro Antonioli, esonerato proprio lunedì scorso dopo la sconfitta incassata dai gialloblù a Modena. La Fermana è una delle squadre più in difficoltà del girone B, proprio come il Ravenna: ha vinto solo due volte (contro i tre successi dei giallorossi), ma ha pareggiato decisamente di più (come in occasione del recupero di mercoledì contro l’Arezzo, terminato con un deludente 0-0) perdendo complessivamente tre gare in meno.  Domenica 20, invece, al Benelli è in programma il derby contro l’Imolese (possibile l’anticipo a sabato 19) e anche in questo caso il Ravenna affronterà un’altra squadra in grandissima difficoltà. I rossoblù di Cevoli, tanto per dare un’idea, nelle ultime sette giornate non hanno mai segnato e strappato solo un misero punticino. A quota 12 punti in classifica, sono letteralmente precipitati dopo una buonissima partenza (11 punti nelle prime 6 giornate). Per affrontare al meglio il Natale e magari anche la trasferta di Perugia, servono assolutamente due risultati positivi contro Fermana e Imolese. Altrimenti saranno dolori.