Calcio C, il Ravenna e una ricetta per guarire: risollevarsi con gli scontri diretti

Ilja Arcozzi
Sì, ok, la prestazione è stata accettabile e la squadra è parsa in lenta crescita. E’ vero, ci sono stati parecchi infortuni e domenica scorsa, tra le dirette rivali hanno vinto solo Cesena e Arzignano. Ma sarebbe deleterio gettarsi fumo negli occhi e fingere che vada tutto bene. Se a qualcuno piacesse andare in giro con il paraocchi, ricordiamo che non si scappa alla dura ed ineluttabile legge dei dati inconfutabili. Ed allora va sottolineato che il Ravenna ha fatto un solo punto nelle ultime sei giornate e che non vince dallo scorso 13 ottobre a Padova. Se a ciò si aggiunge il fatto che la retroguardia giallorossa fino al turno appena passato era la peggiore del girone, adesso è la terza più perforata, è facile comprendere come questo mix possa risultare letale per i bizantini. Poca qualità sugli esterni, nessun aiuto dalla panchina per l’attacco e Nocciolini lasciato solo a combattere contro le difese avversarie: bisogna porre rimedio a queste pecche il prima possibile. Quindi, o Foschi inizia a pensare ad un cambio di modulo, oppure la società dovrà mettere mano sul mercato. Ipotesi auspicabile in ogni caso.
La sconfitta dell’ultimo turno a Vicenza impone un confronto con la fredda legge dei numeri. Il Ravenna ha iniziato la sua discesa verso gli inferi 6 giornate fa. In precedenza aveva segnato 10 gol nelle prime 9 uscite, terminando senza reti all’attivo un solo match. Nelle ultime 6 apparizioni invece ha segnato appena 4 volte e ha chiuso due incontri a bocca asciutta, le trasferte di Verona e Vicenza. Di questi 4 gol, poi, solo uno è stato realizzato lontano dal Benelli, a Carpi, in un 4-1 senza storia. Estendiamo il dato. Tra le ultime 9 della classe, solo il fanalino di coda Fano ha fatto peggio, con 3 reti siglate e nessun punto collezionato. Il Gubbio ha messo a segno una rete in meno dei giallorossi, ma ha portato a casa ben 7 punti. Imolese, Rimini e Fermana, ovvero le altre formazioni che inseguono in graduatoria i bizantini, stanno recuperando terreno: rispettivamente con 6, 5 e 5 punti all’attivo stanno risalendo e l’Imolese ha una gara in meno.
Ancora più preoccupante però è il ritmo delle compagini che precedono i ragazzi di Foschi, e che di questo passo rischiano seriamente di scappare via. L’Arzignano ha messo a segno 7 marcature che sono valse 9 punti; la Vis Pesaro ha fatto 7 punti con 5 gol, al pari del Cesena. E’ inutile quindi evidenziare la rilevanza che avranno le due prossime sfide per l’undici di Foschi: domenica alle 17.30 al Benelli arriva il Gubbio, poi ci sarà il derby esterno col Rimini. «Abbiamo concesso sicuramente il possesso - ha raccontato Foschi al termine della trasferta di Vicenza - ma occasioni da gol no, anzi la più clamorosa nel primo tempo l’abbiamo avuta noi. Alla fine abbiamo concesso dei cross, ma il mio portiere di grandi parate non ne ha fatte. Siamo stati compatti per cercare di partire in contropiede, sapevamo che non potevamo venire a Vicenza a fare la partita».