Calcio C, gli ex Gadda e Antonioli verso i playout: "Il Ravenna è più forte e parte favorito, ma con il Fano è sbagliato fare calcoli"

Luca Alberto Montanari
Tre stagioni da calciatore (dal 1994 al 1997) e due da allenatore del Ravenna (dal 2002 al 2004), una stagione da calciatore (2000-2001) e una da allenatore del Fano (2012-2013). Spulciando un curriculum torrenziale, Massimo Gadda è il doppio ex ideale per cominciare a mettere a fuoco il delicatissimo incrocio playout che attende i giallorossi a fine mese. Ma c’è un altro allenatore che conosce molto bene il Ravenna e il Fano: si tratta di Mauro Antonioli, attualmente tecnico della Fermana, che in questa stagione-monca ha affrontato prima i giallorossi (che aveva riportato tra i professionisti tre anni fa), e poi i marchigiani, rimediando una sconfitta (al Benelli) e una vittoria (al Mancini) nel derby. Tocca a loro presentare la doppia sfida del 27 e 30 giugno che vale una stagione.

«RAVENNA FAVORITO»
 «Faccio una doverosa premessa: è impossibile, dopo quattro mesi di stop e in questo contesto così particolare, fare previsioni o aspettarsi qualcosa di simile al calcio di prima. Questo - racconta Massimo Gadda - è un salto nel buio senza precedenti, con una lunghissima serie di variabili che potranno incidere e fare la differenza: le porte chiuse, la lunghissima sosta, la possibilità paventata all’inizio di chiudere la stagione senza giocare, la condizione fisica e soprattutto quella mentale. Insomma, è una situazione impossibile da giudicare con oggettività». L’ex capitano del Ravenna, però, ha una certezza: «La cosa migliore da fare, per quanto mi riguarda, è pensare subito al campo senza fare polemiche e senza distrarsi, pensando a quello che sarebbe potuto essere e che invece non è stato. Quindi, se dovessi dare un consiglio ai giocatori, direi loro di concentrarsi esclusivamente sulle due partite senza pensare ad altro». Quale può essere, in un contesto così particolare, la difficoltà più grande? «Non tanto la tenuta fisica, anche se il calcio manca da fine febbraio, ma questo vale per tutti. Quindi dico soprattutto l’aspetto mentale: la testa farà la differenza, perché bisognerà trovare nuove motivazioni e giocare in un contesto particolare, al quale nessuno di noi è abituato. Inoltre, soprattutto i giocatori di C avevano staccato la spina, perché sembrava che non si dovesse più giocare. Invece ora si ritrovano in campo per due partite che valgono più di una stagione, senza appello». Per quanto riguarda il campo e i valori delle due squadre, Gadda la vede così: «Il Ravenna - conclude il tecnico - sulla carta ha più qualità del Fano e soprattutto in attacco è più forte: Nocciolini e Giovinco, ma anche Mokulu, fanno la differenza e possono essere decisivi in queste partite. Il Fano è migliorato con Alessandrini, gioca meglio di prima e corre parecchio, poi ha un buonissimo centrocampista come Carpani e soprattutto un ottimo attaccante come Barbuti. Ma sulla carta è inferiore al Ravenna».

«NIENTE CALCOLI»
 I giallorossi vogliono difendere con le unghie quella serie C riconquistata (anche) grazie a Mauro Antonioli, da quest’anno allenatore della Fermana e grande conoscitore di entrambe le squadre: «I playout sono complicati e indecifrabili in una condizione normale, figuriamoci adesso, dopo quattro mesi di stop. Il Ravenna ha un vantaggio oggettivo: essendosi piazzato meglio in campionato, ha due risultati su tre a disposizione nel doppio confronto e può puntare su due pareggi. Però ci sono tantissime difficoltà, ovviamente amplificate dal lungo stop, quindi non si sa come possano reagire i giocatori dopo tanto tempo. Chi riuscirà ad adattarsi meglio al ritmo e all’importanza delle due gare, avrà vantaggi e si salverà. Quello che deve fare il Ravenna è non speculare sul risultato, sarebbe controproducente. Non bisogna fare calcoli, non bisogna difendere, ma bisogna cercare di vincere». Sui valori in campo, anche Antonioli non ha grossi dubbi: «La classifica parla chiaro e dice che il Ravenna ha chiuso con 6 punti in più, quindi è più forte, specialmente dopo gli acquisti di gennaio che hanno migliorato la difesa e l’attacco. I giallorossi partono favoriti, hanno più qualità e più soluzioni in tutti i reparti e davanti possono schierare gente del calibro di Nocciolini, Giovinco e Mokulu. Ditemi una squadra che lotta per salvarsi e che può permettersi questo? Non c’è. Ma attenzione: il Fano non va sottovalutato, ha giocato un buon calcio sia con Fontana che con Alessandrini, ha un centrocampo dinamico e con una discreta qualità e in attacco c’è un giocatore insidioso come Barbuti, che ha sempre il gol in canna. L’atteggiamento mentale farà la differenza».